Tarchon Fist ... loro sono guerrieri!

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… Il passato mi piace per i ricordi ed il futuro perché è tutto da vivere, il resto lo lascio agli altri…

Per introdurre l’intervista con i Tarchon Fist ho rubato una frase di Luciano "Lucio" Tattini, che assieme a Wallace, Animal, Ramon ha fatto parte della nutrita schiera di legionari di Tarconte che hanno partecipato a questa intervista.

Partiamo proprio da "We Are the Legion", come mai dopo solo un paio di dischi avete deciso di pubblicare proprio un live DVD?
Lvcio: ciao Sergio e un saluto a tutti i lettori di Metal.it. Diciamo che, anche se la band è relativamente “giovane”, gli elementi che la compongono sono piuttosto navigati, inoltre ambedue gli album meritavano, per le songs di cui sono composti, di essere proposti in chiave live, senza contare che ci tenevamo tantissimo a proporre il nostro show anche alle persone che non hanno la possibilità di vedere i Tarchon Fist dal vivo. Insomma, eravamo dell’idea che ci fossero tanti motivi per proporre un DVD, avevamo la possibilità lo abbiamo fatto!
Wallace: è stato il modo per congelare nel tempo i primi cinque anni di attività live della band. Il DVD racchiude i brani delle prime due produzioni, ma è stato realizzato esattamente in mezzo alle due uscite, proprio per onorare tutte le persone che ci hanno seguito nei primi anni della nostra esperienza. Tutti sappiamo quanto sono difficili gli esordi e quanto bisogna farsi il mazzo per affermarsi in una scena, quella metal tricolore, molto esigente e giustamente competitiva, quindi, dato che ci sono state persone che si sono smazzate centinaia di chilometri per venirci a supportare per tutto il territorio nazionale, abbiamo voluto celebrarle tutti insieme in questo modo.
Come mai la scelta è caduta proprio sulla serata al Santi Angeli Music House? E quali sono stati i concerti più esaltanti che avete vissuto nella vostra carriera?
W: la scelta della location è stata praticamente obbligatoria. A parte il filo doppio che ci lega indissolubilmente al Santi Angeli Music House e soprattutto a tutto il suo staff, per non parlare dei più assidui frequentatori, il locale in sé si presentava perfetto come attrezzature, palco e suono, per realizzare un prodotto audio e video di buon livello, e penso di non mentire affermando che il risultato finale ne è la dimostrazione più lampante. Per quanto riguarda quali sono stati i concerti più esaltanti, ti posso solo dire che tutti i concerti che ho fatto dove il pubblico se ne è andato soddisfatto si possono definire esaltanti, e fino ad ora sono tutti così.
L: Il Santi Angeli per noi era la sede perfetta! Innanzitutto il Palco e le luci sono fantastici.
Poi l’amicizia che ci lega con Fabio (il proprietario) e tutto lo staff, lo studio che ha effettuato le riprese video (Nygma soluzioni multimediali Treviso) è della zona, le riprese audio sono state a carico del Mago Studio di Trento, quindi relativamente vicino, ci è stata data la possibilità di rimanere 2 giorni al locale per organizzare la cosa. Insomma, varie combinazioni ci hanno convinto che fosse la scelta migliore. Per quanto mi riguarda, per passare alla seconda parte della tua domanda, tutti i concerti sono esaltanti, spesso anche quelli che vivi da spettatore! Potrei farti tantissimi esempi di concerti dai quali sono uscito esaltato anche senza aver suonato: è la forza dell’Heavy Metal.
Animal: La scelta è stata semplice. Il Santi Angeli Music House è un locale con un palco molto bello, dotato di un impianto luci e sonoro che soddisfano a pieno sia le esigenze di una band sia di un pubblico che ama vedere uno show difficile da dimenticare, soprattutto se sono i Tarchon Fist a farlo! Scherzi a parte, oltre all’aspetto tecnico, il locale è gestito da una persona che nel corso degli anni si è dimostrata nei nostri confronti sempre disponibile e professionale, dato che per tre anni di seguito i Tarchon hanno organizzato il festival metal 3 DAYS IN ROCK proprio al Santi Angeli ed è sempre stato molto bello. Si può dire che Fabio, il gestore, sia anche diventato un nostro amico. Di conseguenza come ho detto prima la scelta è stata semplice.
... e quelli che invece vorreste dimenticare?
A: mah! Se si considera che in un live possono presentarsi molteplici problemi tecnici e non, personalmente non c’è un concerto da dimenticare. La passione per la musica porta molta pazienza anche nei casi più estremi, ed è fondamentale che una band debba essere sempre professionale anche quando le cose non vanno per il verso giusto. La soluzione migliore è fare in modo che le persone ricordino positivamente ogni singolo istante dello show. Oh yeah!
L: nessuno! Dimenticare i propri errori significa semplicemente ripeterli!
W: sono sincero. NESSUNO: mi piace troppo suonare.
Infine, quello per il quale paghereste una barcata di soldi pur di potervi prendere parte?
L: pagare per partecipare ad uno show non è una cosa che mi faccia impazzire. Purtroppo però è una cosa piuttosto comune, sostanzialmente è come dire che se hai i soldi sei più bravo di uno che non li ha! E la colpa purtroppo ritengo sia delle “nuove” leve, dei nuovi “defender”, che preferiscono assistere ad uno show di gruppi cover o tribute, senza concedere una possibilità a gruppi di pezzi originali, ma soprattutto senza supportare quelle band che davvero avrebbero una possibilità di lanciare la musica metal ITALIANA anche all’estero! Direi Wacken comunque!
W: di getto ti direi il WACKEN OPEN AIR ma dato che è un sogno che cullo dalla più tenera età ti dico il GODS OF METAL anzi ancor meglio il MONSTER OF ROCK... non so se ci siamo capiti ; )
E non vi siete fatti mancare nemmeno un po' di videoclip...
W: a parte il fatto che fare un video penso sia la cosa più divertente della Terra, è un modo per rendere più visibile possibile lo show che si intende proporre al pubblico poi, diciamoci sinceramente, è troppo figo, vedere la tua musica rappresentata sullo schermo. Sempre per il discorso dei sogni di bimbo, sono cresciuto con MTV o meglio Video Music, quando l'HM veniva passato abitualmente in palinsesto e bastava accendere la televisione per ascoltare e vedere della buona musica, indi per cui come si fa a resistere. Appena si può il videoclip è d'obbligo.
L: ritengo i video clip fondamentali per una band, (oltretutto girarli È d i v e r t e n t i s s i m o!
Ti danno la possibilità di creare una storia VISIBILE sulle song e tramite situazioni tipo You tube proporti a tantissime persone, magari anche non amanti del tuo genere di musica, incuriositi solo dalle immagini proposte! Certo, i budget a nostra disposizione non sono stati certo ai livelli di gruppi esteri, ma con qualche buona idea e tanto impegno credo si sia riusciti a fare un buon lavoro!
... ma neppure diversi ospiti su ognuno dei due album!
L: avevo conosciuto Cliff in tour con Paul Di Anno nel 2001, Robb Weir e Dean Robertson credo nel 2008, avevamo condiviso un palco o due, non ricordo bene; l’anno dopo ci siamo rincontrati ad un loro show nella città dove vivo (Bologna), gli proponemmo un solo sul nostro nuovo lavoro, ed erano ENTUSIASTI! È stata una giornata esaltante, i Tyger of Pan Tang di cui sono un fan, a mangiare a casa mia! Tom Naumann invece è stato contattato senza conoscerlo. È stato un rapporto di tipo professionale! In ogni caso grazie a tutti, con la loro bravura hanno contribuito ad abbellire notevolmente il nostro lavoro!
W: durante la vita di una band, sia condividendo gli stessi palchi, sia avendo contatto per i motivi più svariati, quali la condivisione di etichetta, di promoter o solo perché ci si è incontrati non si sa bene come sulla rete, si conoscono, guarda un po', molti musicisti di indubbie qualità e spesso con una fama di tutto rispetto, da lì a chiedere la partecipazione in alcuni brani con dei cameo, oltre ad essere un onore, è un modo di dimostrare la propria stima non tralasciando il valore aggiunto che le collaborazioni artistiche portano sempre ad un prodotto musicale.
Dato che questa è la vostra prima intervista per Metal.it hai voglia di tornare indietro nel tempo e di raccontarci come sono nati i Tarchon Fist ed i vostri successivi passi? Magari partendo proprio dall'origine del vostro nome...
W: la scelta del nome di una band è un momento molto particolare dato che sarà il biglietto da visita per tutto quello che verrà prodotto da quel momento in avanti e sarà la prima cosa che la gente conoscerà, ancor prima della musica, ancor prima di conoscerne i componenti e le loro capacità. Detto ciò, ci siamo guardati dritti negli occhi ed abbiamo deciso che volevamo qualcosa che ci rappresentasse tutti quanti, e visto che nel momento in cui dovevamo prendere al decisione eravamo per la maggior parte felsinei, a parte l'Animale che lo è di adozione, abbiamo scelto di onorare le nostre origini etrusche prendendo come anfitrione Tarconte o Tarchon, Re etrusco, che alcune fonti vorrebbero anche fondatore della stessa città di Bologna oltre a Tarquinia e altre, il quale unificò le tribù del periodo fondando il primo impero etrusco ed in seguito venne mistificato come Dio del fulmine e della tempesta in grado di dare la vita abbeverando la terra o di distruggere con la furia della saetta. Per concludere abbiamo aggiunto il Fist (quindi il pugno di Tarchon) perché… insomma siamo dei Metallari e se non lo capite da soli forse voi non lo siete abbastanza. Personalmente sono stato fra i primi ad essere coinvolto in questo progetto e che devo dire, è stato semplice: io e Lvcio ci conoscevamo da parecchio ed avevamo condiviso molte volte lo stesso palco anche se non avevamo mai suonato nella stessa band, lui con i Rain ed io con i Basic Dreams. Quando è successo l’imprevedibile, cioè quello che tutti sanno insomma, una sera, mentre suonavo al fu (ahimè) Transilvania di Bologna, me lo sono trovato davanti ed a fine serata, mentre smontavo la strumentazione, mi ha chiesto se mi interessava prendere parte a questo progetto. Ragazzi, ma vi rendete conto, suonare con una delle leggende del Metal bolognese? Mi sono preso un po’ di tempo per pensarci, giusto per non farmi vedere troppo contento, poi ho accettato di corsa. Ed eccoci qua!
Ed ora il presente ed il futuro: dopo l'abbandono da parte di Luigi "JJ Sange" Sangermano, è arrivato un nuovo cantante: Mirco "Ramon" Ramondo, come sono andate le cose?
L: l’uscita di un elemento come J.J. è sempre un problema per una band , sono comunque convinto che l’ingresso di Ramon ci dia una spinta notevole in particolare dal vivo, perché quest’uomo è UNA BESTIA!
Ramon è arrivato dopo una selezione durata diversi mesi e conclusasi con l’ultima prova sul palco il 21 agosto scorso.
Questo per quanto riguarda l’aspetto diciamo professionale. Poi, per entrare nei Tarchon Fist, bisogna avere anche ottime doti culinarie, in quanto spesso siamo impegnati in mangiate che in alcuni casi sono durate oltre 24 ore! Ramon ha infatti conquistato la band definitivamente con arrosticini abruzzesi (fatti venire appositamente x l’occasione) e dei fantastici arancini di riso! Il tutto ovviamente preparato da lui! Per quanto mi riguarda, è il cantante perfetto per la legione di Tarchon!!
R: in realtà mi hanno preso per le mie doti culinarie, ho provato a cucinare per loro e mi sono ritrovato con un microfono in mano.
W: le cose sono andate così. Sange, dopo ben cinque anni di condivisioni, gioie e dolori, sudore e sangue e chi più ne ha più ne metta, per poter seguire al meglio l'azienda di famiglia aveva bisogno di rallentare. I Tarchon Fist sono una macchina in piena corsa, e così ha deciso che non avrebbe continuato l'avventura con noi. La cosa è stata dura da digerire per tutti, anche per lui, ne sono convinto; comunque la notizia, seppur di malavoglia, è stata assimilata, e grazie alla sua disponibilità a proseguire con noi fino a fine stagione siamo riusciti a superarla senza particolari problemi. Voglio dire grazie pubblicamente a Luigi “J.J. Sange” Sangermano per tutto ciò che mi ha dato musicalmente, diciamolo pure, professionalmente ed umanamente. Sono stati anni bellissimi ed indimenticabili ed in me troverà sempre un amico. Per quanto riguarda Ramon, è stato uno dei cantanti che sono stati coinvolti nella “selezione”, e dopo lunghe e sofferte ore passate in sala prove, in studio e soprattutto davanti a svariati arrosticini ed arancini, il tutto innaffiato da fiumi di birra, siamo giunti alla decisione fatidica. Ah, mi sembra di aver sentito che canta pure bene, quando l'ho visto esibirsi con i Charlotte and the Harlot, cover band Iron Maiden bolognese; e poi che dire, è abruzzese come l'Animale, almeno adesso ha qualcuno con cui parlare in slang : )
A: con Mirco ci siamo trovati molto bene. Secondo me è un elemento valido sia a livello tecnico che umano, sottolineando quest’ultimo aspetto in quanto parte integrante della nostra filosofia di band. E poi è abruzzese come me!
Cosa dobbiamo aspettarci da Mirco? A quale vocalist potresti pensare di avvicinarlo?
W: non vorrei essere preso per pazzo, ma ha un che di Bruce Dickinson, anche se devo essere sincero, non mi sembra imitazione ma proprio questione di similarità; certamente è una voce molto più Heavy rispetto al nostro passato. Se sia un bene o no non mi turba il sonno. Il passato mi piace per i ricordi ed il futuro perché è tutto da vivere, il resto lo lascio agli altri.
L: Bruce Dickinson direi. Comunque attenzione, perché Ramon ha uno stile suo! Purtroppo, avendo militato tanti anni in cover band Iron Maiden, lo ha un po’ messo in disparte, ma io, come del resto tutti i Tarchon Fist, crediamo nelle sue potenzialità. Diamogli spazio, venite a vederlo dal vivo! Diventerà un grande singer!
Tornando al passato, mi fa piacere sottolineare come non vi siate fatti scrupoli nell'accostare ad un Heavy Metal piuttosto classico un approccio lirico mai banale, anzi spesso pungente e con un occhio critico ad argomenti d'attualità, come mai questa scelta?
A: la musica è un’arte che deve comunicare emozioni che ognuno di noi vive in modo strettamente personale e di conseguenza è molto importante scrivere delle liriche che facciano a volte riflettere sui grandi problemi del mondo e a volte diano la carica necessaria per magari affrontare la quotidianità della vita in ogni piccolo aspetto.
L: cercare di non essere scontati è un po’ la nostra scommessa! I Tarchon Fist sono composti da elementi con gusti musicali che spaziano a 360°; scrivere musica per questa band dà molta soddisfazione, ma è anche molto difficile soddisfare questi baldi ragazzoni musicalmente! Per quanto riguarda invece i testi, normalmente parlo con gli autori, dopo aver scritto la musica, della mia fonte di ispirazione (per esempio stati d’animo, notizie di cronaca, film…), qualche volta queste indicazioni vengono seguite come traccia per la stesura delle parole, altre volte no. Comunque, fino ad ora gli autori delle parole dei due album hanno fatto un ottimo lavoro! Speriamo di poter proseguire sulla stessa linea, ed anzi migliorarci!
W: la musica serve proprio per esprimere dei concetti o raccontare delle storie, direi che la nostra storia è l'attualità, quando si diventa storia ormai le canzoni sono già scritte. Per quanto riguarda l'originalità, la vedo come una chimera letale ed affascinante, ma spesso e volentieri la semplicità è una soluzione mai banale e che porta ad arrivare al midollo in maniera immediata.
Ho apprezzato anche il tentativo, ben riuscito, sia su "Warriors" e sopratutto su ""Figli Senza Domani", di un Heavy Metal cantato in italiano, pensate di replicare in futuro? Come nasce comunque un "classico" pezzo dei Tarchon Fist?
W: l'Italiano è una brutta bestia, io lo sono e ti posso assicurare che proprio bellino non mi definirei. Comunque è stato un esperimento che ha trovato molti consensi, quindi non è detto che non si ripeta. È ovvio che il Metallo nasce in inglese e quella è la sua dimensione naturale. I pezzi nascono dalla brillante mente di Lvcio e ci vengono proposti in forma di file midi pieni di trombe, trombine e trombette dalle quali, con un po' di fantasia e tanto sudore e sangue, si tira fuori quello che potete ascoltare sia sui nostri cd che durante i nostri live..... a voi l'ardua sentenza.
L: sì, penso che nel prossimo album inseriremo almeno un brano in lingua madre, e non come ghost track o nella parte bonus CD, ma proprio come traccia ufficiale! Crediamo anche noi nelle canzoni in lingua madre, e vedo che anche il pubblico comincia ad apprezzare, grazie al lavoro di tanti gruppi che hanno creduto in un futuro dove il pubblico italiano avrebbe potuto cantare metal nella propria lingua!
Siete già a quota tre uscite per la My Graveyard Productions, sembra che questa collaborazione sia fruttuosa, vero?
L: chiaro: negli ultimi anni My Graveyard ha avuto più uscite che la Sony!
Approfitto per salutare Giuliano, mitico defender sempre in prima linea!
W: proprio l'altra sera stavo parlando con il Sig. Giuliano Mazzardi della My Graveyard Productions, e sottolineo SIGNORE perchè tale si dimostra ogni volta che mi trovo in sua compagnia: è un Rocker con i controcazzi e vero sostenitore della musica; a parte produrla e spargerla per tutto il mondo e non virtualmente, ma personalmente, con tanti chilometri macinati e pochissime ore di sonno, fra fiere, festival, concerti in genere, appena ha due e dico due secondi di tempo libero, invece che godersi il giusto riposo del Guerriero, te lo trovi in giro per assistere e supportare i concerti delle Sue band per tutta Italia e non solo.... Devo aggiungere altro?
Avete già gettato le basi per il terzo album, oppure è ancora troppo presto per parlarne?
R: direi di si. Diciamo che di idee ce ne sono parecchie e verranno concretizzate presto Tre pezzi sono praticamente pronti, e li stiamo proponendo anche nei live. Ne sceglieremo due da presentare in un promo CD che uscirà tra qualche mese, dopodiché ci metteremo a lavoro seriamente per il resto dell’album, che vedrà la luce, se tutto va bene, nel 2011. Comunque non abbiamo particolare urgenza, l’importante è che sia devastante.
L: i pezzi ci sono già! E, a parte tre che sono già finiti e registrati, presto cominceremo a lavorarci sopra per produrre il nuovo album, che andrà a concludere la trilogia che ci eravamo prefissati da tempo. Dopo questo album ed eventuale video clip che lo accompagnerà, il prossimo obiettivo sarà di migliorare sempre di più le performance dal vivo e quindi suonare…..suonare…….SUONARE!!!!
W: noi siamo sempre in ritardo, quindi per restare al passo con noi stessi tiriamo sempre in avanti. Tanto per spiegarmi, a gennaio dovrebbe vedere la luce un promo con due nuovi pezzi, anche per presentare il nostro nuovo cantante, dopodiché si lavoreremo sulla pre produzione del terzo album, che dovrebbe uscire entro il 2011, comunque prima della fine del mondo!
Il tutto senza assolutamente interrompere l'attività live.... chi ce la fa se no?
Che dire... grazie mille, ed a voi la conclusione: "The Game is Over".
A: grazie mille a voi e un saluto Tarchonico a tutti! OH YEAH!
R: grazie a voi e Stay Metal
W: grazie a te ed a tutti coloro che ci seguono, alle Tarchon Legioni ed alla Hammer squad, senza la quale tutto sarebbe più difficile se non impossibile.
L: approfitto per salutare tutti i lettori che hanno avuto la pazienza di dedicare qualche minuto alle nostre cavolate!
Grazie a te Sergio e a tutta la redazione. Se avete voglia di venirci a trovare on line:

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Che dire……. arrivederci ai prossimi live allora!! ;)
STAY HEAVY
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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