Amethista: Magia in musica...

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Gruppo:Amethista
Da cinque lunghi anni gli Amethista non tornavano sul mercato con un nuovo album, ma adesso i tempi sono maturi e la band è pronta per tornare al suo pubblico con GrimOrion, un concentrato di Black Metal sinfonico influenzato da pesanti atmosfere magico/esoteriche. Fra oscurità, magia e una sana e cruda aggressività lasciamo la parola alla cantante AEretica e al bassista Frater Alchemoth Katharian. Buona lettura!

Ben tornati AmethistA! Cosa è successo dal 2005 in poi? Non ci sono state molte occasioni di potervi rivedere all’opera? Come è stato accolto il vostro esordio Realitale?
AEretica: Beh, devo ammetterlo, di tempo ne è trascorso parecchio! Dal 2005, anno dell’uscita di Realitale, ad oggi, gli Amethista ne hanno passate non poche, ma nonostante tutto non ci è mai mancato il proposito di guardare dritto davanti a noi, e dopo mille peripezie siamo finalmente giunti alla terza uscita: il secondo full album GrimOrion. Devo confessare che se quest’ultima produzione avesse avuto alle spalle il supporto che ha avuto Realitale, molto probabilmente, ad oggi saremmo ben più sulla cresta dell’onda, invece, dato il succedersi di alcuni sfortunati eventi e scelte sbagliate, tra le quali l’ultima di affidarci ad una nota etichetta francese che si è rivelata una vera e propria truffa, ci siamo ritrovati soltanto io ed il bassista, ultimi rimasti della line-up originale, a promuoverne l’uscita italiana. Se per “vederci all’opera” parli della questione live, allora ti posso rispondere che abbiamo valutato a fondo alcune proposte, ma essendo un gruppo formato da individui non, come si suol dire, “di primo pelo”, e soprattutto in grado di poter fornire un vero e proprio spettacolo completo di scenografia, abbiamo optato per scegliere “la qualità” piuttosto che la “quantità”. Comunque sia, sappi che siamo sempre alla ricerca di un palcoscenico dove poterci esibire al meglio delle nostre possibilità! Per rispondere alla terza parte della tua domanda direi che Realitale, per quanto abbia rappresentato il nostro esordio, è stato il lavoro più chiacchierato ed apprezzato degli Amethista, almeno per ora, però mi auguro che prossimamente anche GrimOrion possa far parlare di sé così tanto, nonostante i tempi duri! Soprattutto perché è un lavoro che ci ha tenuti impegnati per molto più tempo, e supportato da un’ottima produzione e ha richiesto un maggiore sforzo da parte di tutta la vecchia formazione.

Adesso siete in piena fase promozionale per GrimOrion, un disco sicuramente più complesso e dettagliato, quanto c’è voluto per scriverlo? E’ una mia impressione oppure risulta meno immediato rispetto a Realitale, anche se dopo qualche ascolto si rivela in tutto il suo valore.
Frater Alchemoth Katharian: GrimOrion è meno immediato rispetto a Realitale e, senz'ombra di dubbio, richiede tempi di assimilazione molto più lunghi. L'intreccio sonoro, più complesso ed intricato che in passato, potrà spiazzare chi era abituato alle trame più snelle di Realitale, album di cui, mi preme sottolinearlo, siamo ancora orgogliosi. Dunque non mi sorprende che l'ascoltatore, proprio come nel tuo caso, riesca a metabolizzarlo solo a seguito di svariati ascolti. Credo che gli album migliori rivelino il loro potenziale solo nel tempo, ascolto dopo ascolto, e non esauriscano i loro spunti d'interesse al primo approccio. E' come un buon film: certi dettagli, certe sfumature risultano percepibili dopo la seconda, la terza o, magari, la quarta visione! Non ricordo con precisione i tempi di lavorazione, ma credo che Alexandros, il nostro precedente tastierista, abbia sviluppato e completato i brani nell'arco di sei mesi; Aeretica, la cantante, dovrebbe aver impiegato grosso modo lo stesso tempo per redigere i testi.

Cosa mi dite invece della produzione? La trovo ottima e cruda al punto giusto, senza inutili orpelli.
Frater Alchemoth Katharian: Grazie per l'apprezzamento! Abbiamo trascorso molto tempo in studio di registrazione, alcune volte fermandoci sino a tarda notte. La registrazione è stata diluita in momenti diversi e ci ha tenuti impegnati per svariati mesi. E' quanto di meglio potessimo fare all'epoca e, soprattutto, ha rappresentato un considerevole passo avanti rispetto a Realitale. E' stato molto impegnativo ma ne è valsa la pena. Non sono mai stato un grande estimatore delle produzioni fredde, artificiali, dove il limite fisico viene sostituito dagli artifici della tecnologia moderna. Ho sempre apprezzato, invece, gli album ben prodotti, dotati di un suono moderno, aggiornato, ma al tempo stesso naturale. Credo che la produzione di GrimOrion rappresenti il giusto compromesso tra modernità e tradizione, condizione essenziale per preservare quel senso di fisicità spesso assente nelle produzioni tanto in voga ultimamente.

E veniamo al concept… forse il vero elemento di distinzione degli AmethistA. I vostri interessi nelle tematiche che amate trattare immagino non si limitino alla musica, ma coinvolgano anche la vita di tutti i giorni, ma da cosa nasce questo interesse e quando capite che è il caso di riversare il tutto nella creazione di un vostro disco?
AEretica: Ti fermo subito: parlare di un vero e proprio concept credo sia un pò azzardato. Nonostante, in GrimOrion, siano presenti tre brani che ne formano uno a sé (le tre song intitolate Teogonia) i temi che trattiamo sono tanto ampi da poter proporre infinite soluzioni ed infiniti scritti! Per quanto mi riguarda posso dichiarare di apprezzare la materia da sempre e cerco di ampliare continuamente le mie conoscenze coinvolgendo tutti i campi a me accessibili. Non mi è possibile entrare nei dettagli, non perché mi venga impedito da qualcuno in particolare, quanto per una questione di rispetto verso quanto compio e studio. Impossibile che una passione così ancestrale resti fuori da Amethista, per quanto significhino per me entrambe le realtà, e dal momento che la musica stessa ne è parte inscindibile, materia occulta e vibrazione (in questo caso sonora) sono sostanze amalgamate in un unico calderone. Così, basta davvero poco per concepire un testo, è sufficiente un sogno o un viaggio: è un vero e proprio macrocosmo di tesori, e molti di essi, che fremono per venire alla luce nel nostro prossimo lavoro, sono già pronti.
Tengo tuttavia a precisare che questa mia attitudine, ovviamente, resta slegata dalle scelte individuali degli altri componenti: credo sia giusto che ognuno abbia le proprie convinzioni e viva la propria spiritualità in maniera autonoma.

La trilogia Teogonia di cosa tratta in particolare? La stessa domanda potrei rivolgervela per quanto riguarda Augusta Taurinorum, cosa si cela veramente dietro il fascino magico di Torino...
AEretica: Teogonia, come il termine stesso indica, parla della nascita del “Divino” e della sua progenie. Più in particolare: rappresenta un grande viaggio all’interno del quale l’uomo può cercare di comprendere le meccaniche invisibili che fanno parte del nostro mondo attraverso domande prese in esame già dai popoli più antichi. Il primo brano, che ho appunto intitolato Zero, tratta il Nulla ancestrale, che tuttavia racchiude il “germe” della creazione. Il secondo Cosmic Evilution, del “Genitore-Sorgente” di ogni cosa, anche delle stesse divinità, e del mio avvicinamento al suo significato. Il terzo brano, Fury, a differenza degli altri due di stampo più ermetico, parla infine delle lotte che spontaneamente caratterizzano il Bene e il Male, citando più volte alcuni dei miti che hanno fatto parte della cultura antica e di quella definita “classica”, rappresentati in un contesto dove l’Uno mistico si è già portato all’azione creando una vera e propria gerarchia. Questo per quanto riguarda i tre brani denominati Teogonia, per Augusta Taurinorum, invece, mi tocca ammettere che all’inizio, il proposito principale fosse unicamente quello di creare un inno alla città magica d’Italia. Durante la stesura, il testo si è poi evoluto da solo mentre mi lasciavo trasportare da tutti i ricordi e le piccole cose che hanno creato negli anni un legame inscindibile tra me e quest’antica metropoli. Come ho già affermato molte volte: mi è capitato di assistere a numerosi eventi, e penso che Torino potrebbe essere definita un “nodo” naturale la cui energia, al pari di molti altri disseminati per il pianeta, basti a provocare una sorta di breccia per far sì che il mondo dello spirito, bianco o nero che sia, scivoli in quello della carne. Torino non dev’essere necessariamente classificato un luogo “buono” o “cattivo”, ma il “bene” e il “male” contenuti in essa sono vivi e pulsanti, e tendono a reagire nei confronti di ogni individuo che vi si trovi, riflettendo la sua stessa personalità ed azioni.

Torniamo a parlare di musica in senso stretto. Gli AmethistA vengono catalogati nel filone del Black Metal Sinfonico, lo trovi riduttivo oppure pensi che nel futuro ci siano ampi margini di evoluzione nel vostro sound?
Frater Alchemoth Katharian: In effetti tutti, o quasi tutti, tendono ad inquadrare la nostra band in un settore ampio ed eterogeneo come quello del Black Metal Sinfonico. Noi stessi, per necessità di sintesi, tendiamo ad adottare questa definizione per descrivere il nostro stile. Tuttavia, se dedicate un ascolto attento e ponderato alla nostra musica, potrete notare come le similitudini non siano poi così tante, soprattutto se messe a confronto con le incarnazioni più classiche del genere. Spesso, infatti, si tende ad associare il Black Metal solo al suono scandinavo o, al massimo, ai Cradle Of Filth, realtà che hanno sicuramente influenzato gli Amethista, soprattutto nei loro primi mesi di vita, ma che si differenziano da noi per le parti di chitarra e certe sfumature di tastiera. Dunque, è una definizione accettabile, ma che rispecchia solo in parte l'identità del gruppo. I margini di evoluzione sono ampi, soprattutto dopo l'ingresso dei nuovi membri: i nuovi musicisti hanno un approccio diverso all'esecuzione e alla composizione, peculiarità, queste, che si riverbereranno, credo, sulla personalità della band. Qualcosa cambierà, questo è certo: di sicuro, punteremo su brani più brevi e daremo maggior spazio alla chitarra.

Il tuo stile vocale Aeretica è molto cattivo, e quasi si stenta a riconoscerti rispetto ai tempi in cui militavi nei Dismal… tornerai mai a cantare con quell’impostazione? Cosa ne pensi di singer come Angela Gossow degli Arch Enemy? Hai qualche modello di riferimento?
AEretica: Grazie per il complimento (in ogni caso lo ritengo tale!), ma screaming e growling fanno parte di me da molto prima che entrassi a cantare nei Dismal! Negli anni antecedenti, infatti, facevo parte insieme a Frater Alchemoth Katharian e ad altri validi elementi, dei Rangda, gruppo Black/Symphonic Metal formatosi nel 1997, che nell’anno 2000 aveva dato alla luce un album dal titolo Daughter Of Hell (full-length dal quale, come già detto in alcune interviste passate, sono stati estrapolati alcuni passaggi contenuti in un paio di song dell’album Realitale).
D’altro canto, tutto ciò che posso dirti sull’impostazione delle clean voices da me utilizzate nel successivo periodo Gothic, è che il risultato della registrazione tendeva sempre a non corrispondere perfettamente con quello ottenuto in sede live. Alla luce di ciò, e non volendo deludere il pubblico, mantenendo ugualmente la qualità di quanto eseguivo ho preferito dare “più corpo” (e volume!) alla voce, anche se questo ha voluto dire sacrificarne, in minima parte, il tono dolce e delicato. Trattandosi di brani per così dire “da studio”, e quindi non eseguibili durante un live, tuttavia non escludo il futuro utilizzo della stessa tecnica che ho adottato per Dionisiaca e Rubino Liquido. Su Angela Gossow non posso dirti molto, fino ad ora non l’ho mai conosciuta personalmente, ma sicuramente fa parte della rosa di front-woman della scena Metal estrema che considero ricche di personalità e tenacia. Capisco che una vaga rassomiglianza e parte della tecnica vocale possano portare molte persone ad un paragone tra me e lei, ma mi tocca ribadire che nella mia sfera personale non ci siano molte eroine, e che la mia ispirazione ad una determinata figura non arrivi da parte di alcuna donna.

Cosa vi aspettate dal nuovo GrimOrion? Avete degli obbiettivi prefissati che volete raggiungere o queste sono cose secondarie? Ci sarà occasione di potervi vedere dal vivo prossimamente?
AEretica: Da GrimOrion, per dirla tutta, mi aspetto un numero limitato di cose, tra le quali quella di mettere ancor più in luce il gruppo che, come detto sopra, è riuscito con le unghie e con i denti, a rendere nota al pubblico un’opera che altrimenti sarebbe di sicuro caduta nell’oblìo.
L’obiettivo principale al quale miriamo attualmente è quello di proporre i brani dal vivo così come vuole la prassi adottata per ogni uscita discografica, e di continuare la nostra strada senza impedimenti con la registrazione del nuovo materiale, poiché, con la dipartita di alcuni membri della formazione a cui appartiene GrimOrion, ci apprestiamo ad avvicinarci ad un sound meno Prog/Power Metal, con l’intento di sviscerare nuovamente il lato Black Metal che da sempre è parte di noi! I live ci saranno sicuramente, non dubitarne, ma stiamo attendendo che i membri della nuova line-up siano al meglio delle proprie possibilità, valutando sempre attentamente tutte le occasioni che si presentano. In ogni caso, eventuali date saranno notificate sul nostro sito www.amethista.com, sul nostro MySpace www.myspace.com/amethista e sulla recentissimamente pagina Facebook.

Come vedete la scena Italiana? Siete in rapporti con altre formazioni? Insomma ci sono band che hanno stuzzicato la tua attenzione ultimamente?
Frater Alchemoth Katharian: La scena italiana è una fucina inesauribile di nuove realtà, alcune interessanti, altre più marginali, che testimoniano il vivo attivismo dei musicisti nostrani. E' aumentato, soprattutto in questi ultimi anni, il numero di band e di musicisti dediti alla musica Metal, anche se la la serietà, purtroppo, non è una dote particolarmente diffusa. Rimango un fan incrollabile delle band storiche, con una menzione particolare per i Death SS e i Mortuary Drape. Apprezzo molto anche i Mystical Fullmoon e, tra i gruppi di più recente formazione, il Movimento D'Avanguardia Ermetico e i Rosa Antica. Alcuni di questi, tra l'altro, sono anche nostri buoni amici.

Siamo in chiusura, a te la parola finale!
AEretica: In chiusura vorrei solo dire grazie a tutti i fan degli Amethista per il fedele supporto morale che ci è stato donato in questi anni. Nonostante mille eventi infausti, gli Amethista sono sempre qui, soprattutto per voi, e non tarderanno a stupirvi nuovamente!

Frater Alchemoth Katharian: Vorrei rigraziare te e lo staff di Metal.it per lo spazio concessoci e, naturalmente, tutte quelle persone che hanno seguito e supportato gli Amethista dagli esordi ad oggi. Nonostante i numerosi ostacoli che ci hanno sbarrato la strada, noi siamo ancora qui, più forti e convinti che mai!





Intervista a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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