WakeUpCall, largo ai giovani!

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Gruppo:WakeUpCall
Sono giovani e suonano un Hard Rock moderno e al passo con i tempi, tra melodia e una buona dose di energia. Gli WakeUpCall hanno da poco rilasciato il loro primo omonimo Ep, un buon mezzo promozionale, soprattutto se porta la firma di Beau Hill (Europe etc etc) come produttore. Senza nulla togliere alle capacità di questi ragazzi!

Ti va di raccontare ai lettori di Metal.It come è nato il progetto WakeUpCall?
Dario: Gli WakeUpCall nascono un anno e mezzo fa, mantenendo la stessa line-up (ad eccezione del batterista Matt) dei Knyght. Diciamo che l’idea di cominciare un nuovo progetto e’ nata proprio per dare una svolta decisiva al nostro tipo di sound e alla nostra immagine.

Tommy: La verità è che ci eravamo stufati di avere ragazze con i capelli cotonati che giravano intorno alla band, a Dario piacevano di più le ragazzine emo… così ci siamo tagliati i capelli.

Sin da subito avevate intenzione di suonare Hard Rock melodico oppure le vostre coordinate stilistiche erano differenti?
Dario: Con i progetti passati eravamo improntati sicuramente ad un sound e a un’immagine che era molto legata al passato e al tipo di musica che ascoltavamo, mentre ora con gli WakeUpCall abbiamo trovato uno stile che rispecchia di più i tempi moderni e parallelamente il tipo di musica a cui ci stiamo ispirando maggiormente.

Tommy: Ci sono persone e band che cercano disperatamente di inventare qualcosa di nuovo, per carità ognuno fa quello che crede sia giusto, personalmente non ho ne interesse, ne presunzione di inventare nuovi stili musicali, mi piace veramente tanto suonare e scrivere canzoni, pienamente influenzato da quello che ascolto in quel momento e in questo momento prevalgono alla grande band come Shinedown, Nickelback, Foo Fighters, quindi sono sicuro che il nostro sound e modo di scrivere pezzi viene influenzato da queste band. Per fortuna noi 4 abbiamo diversi e vasti gusti musicali che vanno dagli anni 70 a oggi, perciò quando ci chiudiamo a scrivere pezzi si mischiano un po’ tutte le nostre influenze. Quello che esce fuori lo potete etichettare voi come vi pare che sia Hard Rock, Pop Rock o Alternative o quello che vi pare.

Sbirciando sul vostro MySpace è possibile vedere come in pochissimo tempo avete accumulato una buona esperienza live, soprattutto all'estero, ma quanto è stato duro arrivare a questo livello (almeno per adesso)? E non avete nemmeno un contratto discografico, le difficoltà aumentano.
Dario: Sicuramente di sudore ne abbiamo buttato, come saprai nessuno ti regala niente e se vuoi riuscire a farti notare devi rimboccarti le maniche. La questione live e’ molto importante, se non determinante, per poter acquistare maggiore visibilità ed avere a tuo vantaggio un buon curriculum da presentare. Il fatto di non avere contratti discografici certamente può penalizzare ma siamo contenti del nostro lavoro.

Tommy: L’esperienza live è tutto, almeno per una band come la nostra. Si, è divertente e fondamentale anche il lavoro da studio, ma una volta finito se non usciamo a suonare live siamo come un animale in gabbia. Purtroppo la situazione italiana per quanto riguarda il Rock e l’Hard Rock fa schifo, non c’è pubblico e le occasioni sono pochissime, penalizzati da un pubblico pigro, che preferisce andare a vedere il solito tributo ai soliti 4 nomi o andare direttamente in discoteca a sentire le solite canzoni. Motivo per cui spesso e volentieri per noi è molto più facile trovare date fuori dall’Italia, come il tour di 12 date che stiamo per fare nei Paesi Bassi. In realtà la cosa è molto frustrante. Rriuscire a suonare e fare tour fuori dall’Italia è bellissimo, però vorremmo riuscire ad avere le stesse soddisfazioni nel nostro Paese. La tentazione di andarcene definitivamente è fortissima, ma si spera sempre che qualcosa possa cambiare e che gli sforzi che si fanno contribuiscano al cambiamento.

E' da poco disponibile il vostro Ep di esordio, quali sono i responsi per ora? Come viene accolto dalla critica e ovviamente dal pubblico?
Dario: Si e’ uscito da poco il nostro primo EP e la critica fino a questo momento è davvero positiva. Siamo davvero contenti di questo perché sta a significare che stiamo facendo bene e che abbiamo fatto dei grandi progressi. Anche il responso del pubblico e’ ottimo e credo che questo e’ cio che ci fa piu piacere.

Tommy: Speriamo di vendere almeno una decina di copie entro il 2012 eheh...

Non credo sia facile farsi produrre direttamente da Beau Hill (Europe, Alice Cooper...), come ci siete entrati in contatto? Come vi siete trovati a lavorare con lui? Vi ha dato suggerimenti oppure "lasciava fare"?
Dario: La collaborazione con Beau Hill e’ stata una delle nostre più grandi soddisfazioni soprattutto perché a contattarci e’ stato proprio lui affermando che gli piacevano molto i nostri pezzi e che era interessato a produrli. L’occasione e’ stata presa al volo ed il lavoro beh… un nome una garanzia no? E’ stato disponibilissimo durante la fase di lavoro poiché eravamo sempre in contatto ed ogni cosa che lui faceva era sempre pronto a proporcela per vedere se eravamo d’accordo. Un professionista.

Ascoltando il cd è possibile riscontrare influenze che vanno in maniera equilibrata dagli anni 80 agli anni 90, ma quali sono le vostre influenze artistiche? Quei gruppi che vi hanno spinto a gettarvi nella musica?
Tommy: Personalmente il mio interesse verso questo genere musicale è stato scatenato 11 fa quando su una spiaggia di Rimini una ragazza (figa) ha messo 50 centesimi nel juke box e dalle casse è uscito l’attacco di It’s My Life dei BonJovi, da quel giorno è cambiato tutto. Le nostre influenze artistiche vanno dagli anni 70 a oggi, personalmente credo che ultimamente i WakeUpCall si ispirano molto a band come Foo Fighters, Hinder, Papa Roach, 30 Seconds To Mars. Questo non vuol dire che il sound della band sia uguale a queste band, ma sicuramente ne è influenzato. Una delle nostre ultime influenze è tutta italiana e sono i The Fire (www.myspace.com/thefirerock), vi consiglio di andarveli a sentire live, veramente una bomba! Il cantante dei The Fire, Olly, ha anche registrato una parte su una delle nostre tracce dell’Ep Here To Stay.

State pensando al vostro esordio sulla lunga distanza? Ci sono etichette interessate alla vostra musica? Come vengono viste le giovani band Hard'n'Heavy italiane all'estero?
Tommy: Non stiamo ancora pensando all’esordio sulla lunga distanza perché vogliamo prima promuovere al meglio questo primo EP, però abbiamo pronte già tante nuove canzoni e non avremmo problemi se ci chiedessero di andare a registrare domani tutto un album di 10-12 pezzi.
Penso che cominceremo a tirare le somme e a pensare a qualche cosa di nuove dopo l’estate. Per quanto riguarda le etichette, qualche proposta c’è stata, non convincente visto che abbiamo deciso per ora di fare tutto da soli, ciò non toglie che siamo ben disposti ad ascoltare future collaborazioni. Le band italiane all’estero? Spesso e volentieri neanche sanno che esistono, all’estero parlando in giro so che la gente crede che in italia ci sia un grandissimo e movimentatissimo giro GLAM, cosa assolutamente non vera, però è vero che di band glam/80s in questo periodo l’italia ne sta sfornando quasi di più che la svezia (sinceramente sono abbastanza contento che il fenomeno 80s in svezia stia svanendo…che la qualità, almeno per le band viste live qui in italia era abbastanza basso.)

Oltre all'omonimo Ep avete pubblicato il vostro primo videoclip, tra l'altro girato in maniera molto professionale, credete che nel 2011 sia ancora un mezzo promozionale efficace? E' stata interessante come esperienza?
Dario: Proprio perché siamo nel 2011 crediamo che farsi notare attraverso un video professionalmente valido sia un ottima via. Ora come ora nel mercato moderno l’immagine ha sempre più importanza a discapito della musica anche se suonata ad ottimi livelli e questo e’ davvero un peccato. Per stare al passo coi tempi quindi tocca adeguarsi e comunque e’ stata un esperienza davvero divertente e anche i vari responsi sono stati positivi. Colgo l’occasione per ringraziare il registra del video Val Monteleone (http://www.valmonteleone.com ).

Tommy: Divertente un par di palle. Ci siamo dovuti svegliare 4 giorni all’alba per girare! Comunque se poi non si dovessero pagare fior di milioni per passare il video sulle tv musicali, sarebbe ancora meglio (lo stesso vale per le radio).

Siamo quasi alla fine... quali sono i progetti futuri in casa WakeUpCall?
Dario: Per il futuro abbiamo in progetto tantissime date live soprattutto fuori il nostro paese e vari festival estivi in giro per l’Italia. Sicuramente nella prossima stagione rientreremo in studio per registrare nuovi brani che sono pronti ormai da un pezzo.

Tommy: Non vediamo l’ora di partire per questo tour nei Paesi Bassi, 11 date in 12 giorni, poi faremo altre date in Italia ad Aprile/Maggio e speriamo di riuscire a girare il più possibile quest’estate! Comunque vedremo, dipende dal quanto culo avremo.

Ok, chiudete come meglio credete!
Dario: Grazie a Metal.It per la disponibilità ed un ringraziamento speciale per l’intervista e la recensione.

Tommy: Solito appello disperato agli italiani: ALZATE IL CULO, andate ai concerti, basta vedere i tributi (che non ce l’avete il cd dei Guns n Roses da sentire a casa?). Date una, due, trecento occasioni alle band italiane, che senza il vostro aiuto, senza un pubblico, muoiono ancora prima di cominciare ed è un peccato perché di band in gamba che potrebbero spaccare il culo nel nostro paese ce ne sono tante, se le aiutiamo riusciremo ad avere non solo Vasco Rossi e Ligabue! Le etichette e le radio saranno costrette a cambiare. Ma non dipende da loro, non vi lamentate e provate a fare qualcosa, i concerti costano 5 euro!! E ovviamente comprate il nostro cd (http://wakeupcall.bigcartel.com/ o su iTunes http://itunes.apple.com/us/album/wakeupcall-ep/id418021918) dai che non costa niente!




Intervista a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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