Balla coi lupi... feroci: i Draugr

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Gruppo:Draugr

Dato che ci siamo fatti sfuggire l'occasione di scambiare qualche parola con i Draugr ai tempi dell'uscita di "De Ferro Italico", recuperiamo ora, quando grazie alla To React Records questo stesso disco ha una seconda e più che meritata chance. Con noi uno dei due chitarrisi del gruppo: Triumphator.

Questa ristampa nasce dal desiderio della To React Records di non lasciare al caso un disco come "De Ferro Italico" che, nonostante critiche molto positive, non è stato notato da chi di dovere e rischiava di cadere nel dimenticatoio, questi ragazzi, che prima di tutto sono amici nonchè conterranei, hanno creduto in noi, nel nostro lavoro e nelle nostre potenzialità concedendo a questo progetto una seconda chance e decisamente maggiore visibilità.
E partirei proprio da questa ristampa, cosa cambia da quella che avevo recensito a suo tempo, e sopratutto come mai arriva proprio ora?
Il disco è sostanzialmente lo stesso, non c'è stata alcuna modifica nel master per cui il suono è invariato e per quanto riguarda l'artwork è stato leggermente modificato "ottimizzato" e correggendo gli errori della prima stampa e aggiungendo qualche altro dettaglio qui e là all'interno del booklet.
Quali erano stati i riscontri per "De Ferro Italico" da parte della scena Metal nell'intervallo tra le due uscite?
Devo dire che per essere stato un disco autoprodotto il riscontro è stato davvero molto positivo, siamo riusciti a sfruttare al meglio quei pochi canali dei quali disponevamo e mezzi come youtube e facebook ci hanno dato una buona spinta, per il resto ci hanno aiutato tantissimo le esibizioni live con le quali abbiamo strappato un po' di consensi in giro per l'Europa e ovviamente il favore della critica nel maggiore dei casi.
Ho visto che avete cambiato l'artwork della copertina, e ne potrei aver a male dato che l'avevo votata come la migliore nella mia Top Ten 2011, ed ora sono curioso di sapere chi l'aveva ideata e realizzata.
Posso dirti subito che puoi stare tranquillo, la copertina non è stata cambiata, è sempre quella… quella nera con la scritta dorata altro non è che la cover dello "slip case" cartonato nel quale è racchiusa la copia del disco, visto che è a tutti gli effetti é una ristampa ufficiale volevamo dare qualcosa di più rispetto alla prima versione, tutto qui.
La copertina, così come l'intero artwork di questo album e di tutti i lavori prodotti finora dai Draugr sono ad opera del nostro cantante Augur Svafnir, che realizza sempre davvero degli ottimi lavori.
"De Ferro Italico" non è comunque il primo album per voi, che avete diversi anni di attività ed uscite alla spalle...
Nel tempo avete anche cambiato qualcosa nel vostro approccio musicale, vero?
Bhè, a dicembre festeggeremo 10 anni di attività e nel corso di questa decade sicuramente abbiamo cercato di dare sempre qualcosa in più al nostro suono, discostandoci progressivamente da quelle che erano le nostre influenze musicali in campo estremo, passando da uno stile tipicamente black/thrash del primo disco "Nocturnal Pagan Supremacy", ad un sound che potessimo fare più nostro come nel caso di "De Ferro Italico", con sfumature Heavy, folk, e più tipicamente epic metal lasciando sempre posto all’aggressivita del blast-beat e di ritmiche serratissime.
Il vostro concept lirico incentrato sulla storia pagana precristiana nasce da un vostro interesse particolare o semplicemente dalla volontà di distinguervi da quelli che sono degli "standard" in campo Metal?
Tutti noi siamo fortemente legati alle tradizioni della nostra terra nonché fieri di appartenervi e quando Augur Svafnir ci presentò l’idea del concept di "De Ferro Italico" ne siamo stati immediatamente affascinati ed assorbiti totalmente, e più ci documentavamo e più cresceva in noi la consapevolezza di avere un patrimonio culturale sorprendente, dal quale poter attingere a piene mani traendo costantemente una forte ispirazione e valorizzarne ogni sua sfumatura.
Quindi in risposta alla tua domanda non c’è stata premeditazione a scopi “commerciali”, ma solo la volontà di far scoprire anche ad altre persone la bellezza della nostra terra e ciò che significa paganesimo in rapporto ad essa, tutto il resto è venuto da se.
Non trovate quindi un po' "anacronistico" l'uso del cantato in inglese?
“The Vitulean Empire” è a tutti gli effetti la prima canzone composta durante il nostro “nuovo percorso”, all’epoca il concept non era ancora ben definito e non avevamo una reale visione d’insieme, conclusa la stesura di tutti i brani ci siamo accorti che anche se era in inglese, le liriche nonché la metrica e l’intenzione finale erano perfetti così com’erano, e dato che nell’economia dell’intero disco non stonava abbiamo deciso di concederci questa licenza artistica e di lasciarla così…
Su "De Ferro Italico" non sono mancate le collaborazioni esterne, ad esempio quelle con musicisti dei Folkstone, sembra un buon segnale di vivacità e di collaborazione all'interno della scena Metal, o no?
Si decisamente! È normale che con alcuni gruppi abbiamo legato di più che non altri a livello personale, ma devo dire che abbiamo constatato che c’è davvero una stima ed un rispetto reciproco generale sia in Italia che all’estero, e questo è un fattore molto positivo considerando una scena satura come quella del pagan/folk dove invidia e malelingue potrebbero essere all’ordine del giorno e questa cosa fa onore alla causa!
All'interno del gruppo c'è qualcuno che ha anche qualche altro progetto o vi dedicate tutti interamente ai Draugr?
Anche se siamo tutti assolutamente devoti ai Draugr che per noi hanno un’importanza primaria, il nostro amore per la musica e soprattutto per generi che esulano completamente dal pagan/folk, ha portato alcuni di noi ad avere progetti paralleli: io suono anche negli Interceptor, un gruppo speed metal anni '80 che è in assoluto la mia più grande passione, Jonny ha una coverband dei Misfits, Stolas si diletta invece con Queen e Pink Floyd, mentre Mors attualmente suona con coverbands di Pantera e Kiss, Ursus invece è impegnato con studi superiori di pianoforte in conservatorio e Augur Svafnir invece è voce e mente degli Sturmkaiser nei quali suoniamo anche io e Jonny.
Negli anni, immagino che siate riusciti anche a trovare spazio su qualche palco per proporre la vostra musica dal vivo?
Si abbiamo avuto la fortuna di poter andare a suonare in giro parecchio, accumulando esperienza live e di vita on the road che ci ha fatto crescere come persone come musicisti e che ha rafforzato indissolubilmente il legame d’amicizia che è alla base della nostra band.
A prescindere dal fatto che per noi ogni live è un’avventura nuova ed emozionante, che si tratti di un piccolo club o di un palco enorme, devo dire che l’esperienza del Black Toll Festival in Germania insieme a Moonsorrow, Ensiferum ed Immortal sia stato per noi un grande traguardo, nonostante fossimo l’opening act abbiamo ricevuto tutte le attenzioni del caso, tecnici preparatissimi, un bel suono ed una sbornia clamorosa, anche se l’ultima parte è un po’ una costante dei nostri after show!!
Come non citare poi il nostrano Fosch Fest, trovare in Italia un festival organizzato con così tanta passione e professionalità ad ingresso GRATUITO è cosa davvero rara! Anche lì siamo stati trattati con i guanti, il pubblico ha risposto benissimo alla nostra esibizione ed infatti siamo più felicissimi ed onorati di tornare a calcare di nuovo quel palco quest’estate insieme a grandi nomi come Arkona e Moonsorrow e agli amici Furor Gallico con i quali abbiamo condiviso il palco più di una volta.
Mentre per il successore di "De Ferro Italico" quanto dovremo aspettare?
Ora abbiamo ancora degli impegni per la promozione di "De Ferro Italico" ma è nostra intenzione ridurre l’attività live e iniziare a concentrarci seriamente sul nostro nuovo materiale a partire dall’autunno.
Non ci piace metterci fretta e col fatto che Augur Svafnir è lontano per lavoro non posso fare pronostici, ma avendo la teconologia dalla nostra parte e potendo usufruire dell’home recording e di internet la distanza è un problema relativo, quindi di sicuro almeno ti posso dire che non ci metteremo altri cinque anni.
E quali novità, sempre che ci siano, contate di apportarvi?
Adesso è davvero troppo presto per potermi sbilanciare ma da un paio di idee che sono già in cantiere credo che il prossimo materiale avrà sì la tipica miscela che caratterizza il nostro sound, ma avrà tendenzialmente un approccio più cupo… la cosa certa è che sarà un album di "Pagan Hordish Metal"
Ci sarà nuovamente Augur Svafnir dietro al microfono, oppure per ora continuerete senza di lui?
Anche se Nemesis grazie alla sua professionalità cha svolto e continuerà a svolgere un ottimo lavoro in sede live ogni qual volta ce ne sarà bisogno, le composizioni così come le registrazioni di ogni uscita ufficiale targata DRAUGR saranno ad opera di Augur Svafnir.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità e mi sembra il caso lasciarvi la parola finale...
Siamo noi che ti ringraziamo per l’attenzione dedicataci come è doveroso ringraziare tutti coloro che ci seguono e ci supportano, voglio spendere inoltre due parole per spronare gli ascoltatori di questo genere a placare tutta questa esterofilia e a dare una chance in più al metal di casa nostra che racchiude in se realtà straordinarie e competitive che hanno bisogno di maggiore supporto e di migliore visibilità.
Come ultima cosa buttate ogni tanto un occhio sulle nostre pagine ufficiali perché abbiamo sempre qualcosa che bolle in pentola qui e là… grazie ancora e STAY HORDISH!!!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 26 apr 2012 alle 13:32

Aggiungerei..."Vutta a morte". A.