Freedom Call: una birretta in compagnia!

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Quando una band ti invita in camerino e ti offre un paio di birre tra sorrisi e strette di mano, se non sei una donna, capisci subito quale può essere l’intenzione: farsi due risate e rilassarsi insieme. Così, in coppia con il buon collega Andrea Gandy Perlini, ci troviamo al cospetto di Chris Bay e Lars Rettkowitz: due persone d’oro, simpaticissime e rilassate, che ci accolgono come fossimo amici di lunga data e non sconosciuti scribacchini al cospetto dei Freedom Call. Da lì in poi, più che un’intervista, una chiacchierata su tante cose, in cui anche noi di metal.it guadagnamo domanda dopo domanda un ruolo attivo nello scambio di vedute ed opinioni, tanto che oggi mi riesce davvero difficile trascrivere l’intervista! Comunque, ho cercato di riassumervi il tutto nelle prossime righe…divertitevi!

Ciao ragazzi, è un piacere avervi sulle pagine di metal.it! Non abbiamo avuto occasione di incontrarci per l’uscita dell’ultimo disco, Land Of The Crimson Dawn, raccontateci un po’ come è nato e di cosa parla!
Chris: Beh, è un disco per noi molto importante, arrivato in un periodo particolare. I testi sono molto vari, non c’è un concept, ma puoi immaginare storie tipo videogiochi, come se fosse una realtà virtuale. Prendi ad esempio Killer Gear: parla di un ragazzino disabile, che quando arriva nel mondo virtuale può correre, può fare qualsiasi cosa. Canzoni come Crimson Dawn si ispirano invece più a mondi tipo Warcraft. Ti dicevo che non è un concept, anche perché a me i concept non piacciono proprio. Secondo me finiscono spesso per far passare in secondo piano la musica. Io cerco sempre di mettere la musica al primo posto, assolutamente!
E cosa ci dite delle recensioni, dell’accoglienza dei fan e delle vendite? Siete soddisfatti?
Chris: Oh, per niente. (risate, ndr) Scherzi a parte, sì, abbiamo ricevuto tante critiche davvero positive, credo sia perché…
Lars: E’ perché paghiamo (e giù altre risate, ndr)
Chris: Oh, sì, beh, questo possiamo farlo perché lui è ricco, ahahah! Io credo che i giornalisti, ma in generale tutte le persone, comprendono che noi siamo veramente una “happy metal band”, non ci sono trucchi, siamo così, con la nostra forte identità. E oggi credo che tutti sappiano questa cosa.
Lars: Ma non è solo una convinzione delle persone. Noi siamo veramente così ovunque: tra di noi, sul palco…
Klaus è stato con voi in tour qualche volta prima di diventare in pianta stabile il nuovo batterista della band, ma questo è il primo album senza Dan Zimmermann dietro le pelli, come hai vissuto questo cambiamento?
Chris: La differenza è che Dan ha fondato la band insieme a me, siamo sempre stati insieme e scrivevamo insieme tutti i pezzi, mentre Klaus è più semplicemente il nostro batterista: partecipa attivamente alla vita dei Freedom Call, ma è completamente diversa la situazione. Le prime volte che mi sono trovato a scrivere da solo, senza Dan, è stato stranissimo. Voglio dire, io scrivevo e non c’era nessuno a cui chiedere cosa ne pensasse. Quindi adesso è decisamente meglio: compongo quello che voglio e so di essere sempre sulla strada giusta, ho sempre ragione io! Ahahah
Lars: Il problema è che io vivo troppo lontano per arrivare a fermarlo! Ahahah
Chris: In generale, ora senza Dan il lavoro si è semplificato. Prima dovevamo sempre organizzare i nostri impegni in funzione di quelli dei Gamma Ray, ma ora i Freedom Call possono essere al primo posto, non potevo continuare ad aspettare Dan, è stato giusto così
Negli ultimi mesi ho notato un ritorno di dischi power di una certa importanza, siete d’accordo? C’è qualche band che vi piace particolarmente?
Chris: Uhm, in generale, cosa intendi per power metal? Odio le etichette. Quando la gente mi chiede cosa suono io rispondo “rock and roll”.
In generale sono d’accordo con te, ma scrivendo su una webzine metal sai quanto sia necessario etichettare tutto nel giusto genere!
Qui parte il delirio: loro ridono di gusto, citando aneddoti tipo “io suonavo in una band power con influenze gothic, con sfumature death, con richiami classic e inserti jazz”. Insomma, per qualche minuto cazzeggiamo allegramente abbandonando il filo del discorso…
Lars: Però se c’è un come back, devo dire che forse è più del glam!
Chris: Sì, hai ragione, stanno tornando tante band glam…anche se, più che per il sound, ormai è per il look che richiamano quello che succedeva negli anni ’80. Si vestono così e questo attira le persone
Lars: Esatto! Ora in Germania tira un casino e allora tutti cercano di fare così
E qui riparte il delirio, citiamo anche qualche band e ci facciamo delle grasse risate, ma non mi pare il caso di riportare i virgolettati!
Chris: Vorrei però dire una cosa che ritengo importante: perché la gente compra un disco o il biglietto di un concerto? Perché vuole trascorrere un po’ di tempo in allegria, svagarsi, stare bene! Forse allora meglio così che non i gruppi tutti seri e iper concentrati sulla tecnica che nemmeno guardano il pubblico!
Lars: Anche noi siamo così: per noi ogni nostro concerto è una festa! E se vuoi divertirti con noi a un concerto puoi far parte di qualcosa di unico, basta lasciarsi andare! Se invece stai nella platea passivamente, per noi è ok, non ci offendiamo, ma la cosa non cambia il nostro modo di essere!
Come sta andando questo tour? Vi trovate bene?
Chris: Oh, sì, è molto bello! Davvero, ci sono tante persone bellissime in questo tour! E poi non c’è alcuna competizione tra le band, ognuno cerca di aiutare al meglio gli altri. Abbiamo legato anche molto con i Vexillum, sono tutti bravissimi ragazzi!
I Freedom Call hanno raggiunto i 14 anni di carriera, ormai! C’è qualcosa che cambieresti di questi anni se potessi tornare indietro?
Chris: Quattordici anni…davvero? (ride, ndr) Comunque no, non direi. Non è possibile cambiare nulla ovviamente, ma anche se ci dovessi pensare, direi di no. In generale non ci sono state cose veramente brutte, solo alcuni dettagli che avrebbero potuto essere più curati. Ma sono serviti per accumulare esperienza e per crescere, migliorare. Poi sono ancora vivo, quindi è ok! Soprattutto, però, sono ancora pieno di energia e ho tanta voglia di fare concerti e dischi!
Sono stato in Germania quest’anno e ho girato parecchio. Ho trovato un paese carico di attitudine rock: locali, persone, negozi, tantissime cose. Pensi che per una band sia un buon paese per crescere e farsi conoscere?
Chris: Sì, assolutamente! In Scandinavia c’è più educazione alla musica e tanto supporto politico allo sviluppo della musica, ma la Germania viene subito dopo! Il rock e il metal rientrano nei gusti di tantissime persone e credo sia molto più facile per una band crescere e svilupparsi. Una delle ragioni è che, nel metal, la lingua base è l’inglese. Dalla mia esperienza vedo che in Italia, ad esempio, ma anche in Francia, si pone poca attenzione nell’insegnare bene l’inglese, soprattutto a livello di accento e pronuncia e questo può essere un grosso limite
(qui parte un confronto formativo e informativo su come funziona il sistema scolastico nei nostri paesi, ma ve lo risparmio! ndr)
Suonerete in qualche festival estivo?
Chris: Sì, abbiamo già un paio di date confermate in Inghilterra e stiamo chiudendo per alcune date in Repubblica Ceca e Germania…ma saremo anche in Italia, a Maggio! Avremmo dovuto venire in Ottobre, ma poi le date di questo tour ci hanno ovviamente fatto spostare le altre. Comunque suoneremo tantissimo in giro nel 2013, non ci riposeremo!
Nella vostra musica c’è una grande attitudine positiva, tanta felicità, ma c’è qualcosa che odiate sul serio?
Chris: Lars che scorreggia nel tour bus! (risate, ndr)
Lars: Io?
Chris: E poi quando la mia ragazza non compra abbastanza birra…
Lars: Hai una ragazza? (risate, ndr)
Chris: Seriamente, una cosa che non sopporto spesso è l’atteggiamento dei governi e della classe politica. In particolare, odio vedere paesi dove la gente muore senza che nessuno faccia nulla, come in Siria e in tanti altri posti. Forse non c’è petrolio, materie prime e allora nessuno si muove: non lo sopporto veramente!
Lars: Sono d’accordo al 100%
Cosa ti piace fare quando non sei impegnato con i Freedom Call?
Chris: Ho un’altra band, con la quale faccio concerti in Germania e suoniamo cover heavy metal. Se ci penso…beh, alla fine tutti i giorni la musica è parte della mia vita! Se ami il tuo lavoro, non è più un lavoro, è un piacere! Certo, ho degli hobby: amo la montagna, le gite in mountain bike e mi piace tanto viaggiare. Con la mia ragazza, sto già pensando a un paio di settimane in un posto caldo durante l’inverno!
C’è qualche modo in particolare in cui preservi la voce durante il tour?
Chris: No…faccio almeno 120 concerti all’anno: questo è il mio allenamento! Certo, cerco di stare attento ai colpi d’aria e cose così, ma se anche ogni tanto non sono in piena forma non ci penso più di tanto, salgo sul palco e faccio il mio show!
Cosa ne pensi dell’Italia?
Chris: Oh, la amo! Avevo anche una ragazza italiana tanti e tanti anni fa. Sono stato quasi ovunque…
(e qui elenca tutti i posti dove è stato, poi ci mettiamo a parlare dei posti da visitare in Italia e in Germania, anche Lars interviene, ma vi risparmio la discussione, interessante ma poco utile ai fini dell’intervista! ndr)
Cosa ne pensate dei talent show?
Chris: Oddio, non ho proprio un’opinione positiva. Tutta questa gente che arriva subito al top, suona in posti mostruosi e poi un mese più tardi cade rovinosamente nell’anonimato…
Lars: Se vuoi essere famoso per una settimana va benissimo…è solo spettacolo, c’è qualcuno bravo, qualcuno no, ma a livello musicale c’è il nulla!
Chris: Io penso che tra un paio d’anni non ci saranno nemmeno più questi programmi, anche la gente si stancherà, credo
E allora chiudiamo parlando del male incurabile che affligge la musica: il downloading illegale!
Lars: Oh, è un ottimo veicolo promozionale, grandioso! (risate, ndr)
Chris: E’ come rubare, non ci sono giustificazioni, è semplicemente furto. Dietro un disco c’è lavoro, ci sono persone, tu stai rubando a loro, esattamente come accade quando rubi qualsiasi altra cosa!
Lars: La gente non ci pensa, scarica qualsiasi cosa a una velocità impressionante!
Chris: Siamo arrivati alla freeware generation, non arrivano nemmeno a capire quanto sia importante pagare le cose che si usano
Lars: Ma ad esempio, lo show di stasera non lo puoi rubare. Se paghi il biglietto, sei qui, hai il rock and roll e noi ti diamo tutto quello che abbiamo
Chris: Ma chi scarica tonnellate di cose non è nemmeno interessato ai concerti secondo me
Lars: Giusto, scaricano così tanto che non riescono nemmeno ad ascoltare tutto
Chris: Invece è giustissimo usare internet per farsi sentire: facebook, youtube e cose così servono, il resto va fermato!
Ok, ragazzi, siamo stati insieme davvero un sacco di tempo, grazie mille!
Chris: Grazie davvero! (in italiano, ndr) Ora andiamo a mangiare! Ahahah

Risate, risate e ancora risate! Io con questi due ragazzi ci andrei al pub tutte le sere…e anche lo show di un paio d’ore dopo dimostrerà a tutti i presenti quanto sono vere le affermazioni fatte durante l’intervista! Happy metal music for happy metal people! Lunga vita ai Freedom Call!

Grazie a Pamela e Kizmaiaz per la collaborazione!
Un ringraziamento anche al tour manager/produttore/ingegnere del suono Sebastian Roeder per la grande disponibilità!

Intervista a cura di Alessandro Quero

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 02 dic 2012 alle 18:53

Peccato solo che l'ultimo cd faccia schifo! Un tempo (10 anni fa circa) erano la mia band preferita!

Inserito il 01 dic 2012 alle 21:23

"Quando una band ti invita in camerino e ti offre un paio di birre tra sorrisi e strette di mano, se non sei una donna, capisci subito quale può essere l’intenzione: farsi due risate e rilassarsi insieme." L'intro più geniale mai letta in vita mia!