personalmente A parte qualche episodio poco brillante tratto da final frontier (leggi coming home e when the wind wild blow) trovo che la produzione del disco sia ottima rispetto a tutte le altre uscite live dei maiden.
non amo i "best" troppo lunghi,perchè si rischia di non ascoltare davvero il meglio, e infatti qui ci sono i brani migliori ma anche non proprio i migliori.... l'unico vero best of davvero valido sin'ora è ancora il buon vecchio best of the beast doppio cd con libretto e custodia digipack.
disco difficile... a tratti mi è anche piaciuto e a momenti l'ho pure esaltato, ma a freddo trovo che sia un disco uscito per il roto della cuffia... a parte le notevoli eldorado, starblind e talisman le altre sembrano composizioni un po pesanti,poco scorrevoli.
tutti i vecchi brani suonati e registrati ottimamente, ottima anche la scaletta che sembra davvero un perfetto best of... ci voleva.
stesso giudizio di final frontier, disco poco scorrevole, spesso pieno di giri su giri pseudo progressive che lo fanno diventare un macigno... tranne pochi episodi come benjamin bregg, this colours don't run e un'altro paio di brani... i riffi sembrano piu ispirati rispetto al suo successore,ma mal organizzati.
a parte wildest dream, dance of death e no more lies gli altri episodi son confusi, poco scorrevoli e poco ispirati.... e anche la produzione non è molto cristallina
peccato per il suono penoso di questo disco, se no sarebbe stato un bel disco con una interessante scaletta
il mio disco preferito dei maiden... bella produzione,bella scelta di suoni, pezzi memorabili...
bei brani ,diversi capolavori,ma maiden ancora acerbi... la produzione rovina un po le cose...
in questi 4 brani c'è tutto il necessario: potenza,motivazione,creatività.... ottima prestazione
grande disco... all'inizio mi fece storcere il naso il suo sound meno duro rispetto al predecessore,ma dopo col tempo è diventato uno dei miei preferiti proprio per il suo sound
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