La credibilita' hard rock dei vecchi tempi lascia il posto a "canzoncine" con cori pop e orchestrazioni sinfoniche adatte alle radio.L'opener track King of dreams e' un buon inizio e in qual modo l'album e' raffinato darkblues style che dimostra d'essere in grado d'agire indipendentemente(al di la' degli assoli di chitarra) dalla chiusura ossessiva della sezione ritmica.Sorprendente ritorno dopo il pessimo The house of blue light(1987)