Disco oltremodo noioso e difficile da digerire, questo degli olandesi
The Dreamside. I nostri sono alle prese con un gothic molto "spurio", tra Theatre of Tragedy e Lacuna Coil, tra inserti di voce maschile alla Tiamat ed atmosfere alla Moonspell, ma senza avere un briciolo della personalità di nessuno dei nomi succitati.
63 minuti di musica difficili da portare a termine, per un totale di 15 canzoni che, per carità, avranno anche i loro highlights ("
Higher Ground", "
In longing", "
Seeds of Pain", dalle influenze molto Depeche Mode), ma che in linea di massima affaticano l'ascoltatore, per i loro suoni monocordi, e per alcuni momenti decisamente poco ispirati che forse, se lasciati fuori dal lotto finale, avrebbero contribuito ad una valutazione meno impietosa. Tante le cose che non vanno, in un album come "
Lunar Nature": l'uso indiscriminato ed assolutamente senza gusto dell'elettronica, a volte assente, a volte esageratamente invasiva; e poi la voce di Kemi, che scimmiotta ora Anneke, ora Nell, senza lasciare il segno.
Mi spiace molto stroncare un disco, ma stavolta la qualità e la quantità non sono sinonimi, ed il mio compito mi impone di riportarvi le mie sensazioni, così come sono, senza edulcorare la pillola. Ergo, album evitabile.
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