La dieta di questi ragazzi durante l’adolescenza? Pane e Skid Row. Perché la mia personalissima sensazione al momento del primo ascolto di New Religion è stata quella di ritrovarmi di fronte a un disco di inediti registrato ad inizio carriera da Sebastian Bach e soci. La differenza, purtroppo, è che qui dentro non troverete nessuna pietra miliare, ma “solo” dodici onestissime canzoni. Il secondo full-lenght dei Crazy Lixx non smentisce infatti le sensazioni positive avute grazie al primo lavoro, datato 2007: ci troviamo al cospetto di una band ispirata, potente, magari poco originale ma davvero molto efficace. Accanto ai già citati riferimenti alla band statunitense, compaiono anche song più AOR oriented, ma sostanzialmente si tratta di un lavoro hard rock, punto e basta.

New Religion si guadagna il suo sette e mezzo in pagella già con le prime tre canzoni, che mostrano al pubblico tutto quello che un disco dovrebbe avere: potenza, melodia e attitudine. Il proseguo dell’album non è comunque da meno, tanto che non riesco, nemmeno dopo tre ascolti, a trovare canzoni che meritino di essere citate come punti deboli. Immancabile la power ballad, al decimo posto della tracklist, carina ma non trascendentale. Convincenti anche le prove dei singoli.

Riservato a chi sente la mancanza di un hard rock puro e sincero. Tutto già sentito, tutto già visto, ma se il vostro cuore batte per il rock and roll non riuscirete a stare fermi con piedi e testa quando sentirete canzoni come 21 ‘til I Die o Lock Up Your Daughter. Bellissimo album per una band promettente che spero di riuscire presto a vedere dal vivo.