Sono rimasto molto sorpreso da questo disco intitolato
Jahreszeiten, ossia l'ennesima pubblicazione di
Nargaroth, progetto culto che affonda le sue radici nel più classico e tradizionale del Black Metal. A dire il vero Kanwulf, il leader maximo, si è sempre messo in evidenza per il suo modo di essere introverso e schivo e anche in questa occasione non è da meno, praticamente questo album è passato quasi completamente inosservato, chiuso nella sua edizione ultra limitata sul commercio. Sincero fare anti commerciale, disprezzo del genere umano, oppure paura di essere semplicemente incompresi? Questo non è dato saperlo, quello che resta però è un cd valido e ispirato, e dove per una volta il concept non affonda nel più truce satanismo da osteria. Ad essere onesti la particolarità Jahreszeiten sta tutta nel concept che si rifà alle Quattro Stagioni di Vivaldi, ulteriore elemento di sorpresa per chi è abituato a immaginarsi Nargaroth come la quintessenza del face painting. Evidentemente i tempi cambiano per tutti e la spinta a rendere il proprio discorso artistico più personale e unico vale pure per Kanwulf. E ora la musica, cosa aspettarsi? Più o meno quello a cui il gruppo ci ha sempre abituati, un Black Metal dall'alto tasso emozionale filtrato attraverso canzoni lunghe ed ipnotiche, dove il riff di chitarra gioca un ruolo fondamentale con le sue linee melodiche mai cacofoniche ma al contrario costantemente al servizio della melodia orecchiabile, ma non catchy. Le ritmiche passano con tranquillità dall'efferatezza dei blast beats ai tempi medi senza mai invadere troppo il territorio, cosa che succede anche con lo screaming distruttivo di Kanwulf. In Nargaroth però l'elemento centrale è sicuramente l'atmosfera, il mood generale, in questo caso caratterizzati da un qualcosa di etereo e di sottilmente sospeso nel vuoto, eppure così concreto e tangibile nel momento in cui si trasforma in materiale musicale. Sommer e Herbst forse sono i due episodi migliori del lotto anche se in verità il disco si mantiene su buoni livelli per tutta la durata complessiva, che non è di certo breve con i suoi 66 minuti. Prendere o lasciare, però è innegabile che in Jahreszeiten sia presenre dell'ottimo Black Metal concepito con tutti i crismi.
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