Wyvern (ITA) - The Red Flame of Pain (Reissue)

Copertina SV

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:42 min.
Etichetta:Jolly Roger Records

Tracklist

  1. WYVERN
  2. BEHIND BARS
  3. IT'S A WASTE OF TIME
  4. FIGHT FOR YOUR LIFE
  5. PROPHECY
  6. ...AND THE END...
  7. ADOLESCENT SEX

Line up

  • Fabio Bonaccorsi: vocals
  • Giorgio Comella: guitars
  • Sandro Belledi: guitars
  • Fausto Tinello: bass
  • Fabrizio Bernardi: drums

Voto medio utenti

Ed eccoci di fronte ad una nuova operazione "Tomb Raider", stavolta grazie alla Jolly Roger Records, che recupera l'album d'esordio dei parmensi Wyvern, "The Red Flame of Pain", uscito nel 1990 per la Veronica Label (in pratica autoprodotto), ma solo in vinile.
Il passaggio in CD è ora sostenuto da dei nuovi artwork (che comunque richiama quello originale) e booklet, con l'ordine dei brani ritoccato e sopratutto da suoni rimasterizzati che ne migliorano l'ascolto ma senza andare a rigenerare una produzione già all'epoca minimale, e nemmeno spazzare la via la polvere del tempo che si è accumulata su queste otto canzoni che pescavano tanto dalla N.W.O.B.H.M. quanto dal quel power speed all'epoca ben rappresentato dagli allora emergenti Helloween.
Infatti, la nuova opener (nella versione originale questo compito spettava a "Fight for Your Life "), è "Wyvern", una cavalcata speedy che ricorda sia gli Helloween (sopratutto nel guitarwork, talvolta fin troppo insistito) sia Warlock o Stormwitch. Con "Behind Bars" la band indurisce i suoni per un approccio più british, che poi si ammorbidisce nella (troppo?) lunga ballad "It's a Waste of Time", dove si distinguono sia Fabio Bonaccorsi (nonostante la sua voce non sia supportata dalla registrazione) sia la coppia d'asce composta da Giorgio Comella e Sandro Belledi.
Con "Fight for your Life" l'album si rimette a correre con rinnovata energia, prima che la scena venga presa da una lunga sezione strumentale. composta da "Prophecy" (breve ed arpeggiata) e "...And the End...", otto minuti articolati, con un inizio spiccatamente helloweeniano ed un andamento elettrico e maggiormente sostenuto. Ora, come allora, il compito di far scendere il sipario spetta alla cattiva ed incalzante "Adolescent Sex", spinta sin dalle prime battute dal drumming di Fabrizio Bernardi.

"The Red Flame of Pain" non è un caposaldo del metal italiano, ma resta un episodio più che positivo che purtroppo non ha avuto seguito. Infatti, ad un quarto di secolo dai loro primi passi i Wyvern sono ancora in pista, tuttavia questo resta sinora l'unico vero e proprio album in una discografia caratterizzata da demo e raccolte.

E' inutile dire che iniziative come queste non possono che essere approvate e sostenute.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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