Copertina 4,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:52 min.

Tracklist

  1. MJOLNIR
  2. ON THE BATTLEFIELD
  3. VALSANS
  4. THE ALLEGIANCE
  5. HALL OF FAME
  6. EYES OF A VIPER
  7. LADY OF THE LAKE
  8. METAL CRUSADE
  9. GOLDEN TREASURE
  10. EPPUR SI MUOVE

Line up

  • Thomas Kleinander: Bass
  • Wolfgang Köppel: Drums
  • Thomas Stubics: Lead Guitar
  • Thomas Schmid : Rythm Guitar
  • Andy B. Barna: Vocals

Voto medio utenti

I Valsans, quintetto metal proveniente dall'Austria, sono al loro album d'esordio... prima di questo un solo demo al loro attivo.
Le intenzioni sono certamente buone... la volontà è quella di fare il meglio possibile (mi pare ovvio), metal vecchia scuola con batteria, basso, chitarra ritmica, chiatta solista e voce; nessuna elettronica, nessun synth, nessun artificio. Testi e arie inneggianti a eroi di carattere medioevale, arricchite da suoni schietti e onesti.
Se il tutto risultasse potente, asciutto, compatto e serio allora questo sarebbe un ottimo disco... peccato che tutto il progetto sia il risultato di un enorme “vorrei ma non posso”... o forse sarebbe meglio dire “vorrei ma non riesco”.
Chitarre scordate! Si si, avete letto bene: scordate (un esempio si tutti lo si può ascoltare nel brano “On The Battlefield”)! Chitarra solista che risulta quasi sempre o crescente o calante rispetto alla ritmica e al basso; basso abbastanza definito che fa quello che serve in modo “minimo indispensabile” ma che risulta poco presente se non ad un livello di ascolto inconscio.
Potrei a malapena capirlo (ma molto difficilmente tollerarlo) in un concerto dal vivo... ma in un disco in studio, mai e poi mai!
Cori buttati li un po' a caso, con l'intento di rinforzare quello che si deve rinforzare, ma con un risultato spesso che volge al comico.
Voce solista non male, anche se si evince dalla estrema semplicità lessicale dei testi che non sono quasi per nulla padroni dell'inglese, resta purtroppo per tutta la durata dell'album troppo fuori dal sound globale della formazione.
L'unico elogio che mi sento di fare con sincero apprezzamento è per il baterista. Batteria potente, suoni convincenti (registrata e mixata in modo ottimo) e tenuta del tempo molto ma molto buona come non se ne sente spesso; certo che in studio risulta più facile fare una batteria bella e quasi perfetta direte voi... sono d'accordo ma allora non mi spiego il perché hanno tirato via tutto il resto...
Comunque, in ogni caso Sword degli austriaci Valsans risulta un perfetto esempio di “Becer Metal” (cito una persona assai competente in materia).
Un vero peccato... dato che un po' di potenziale, in tutto il progetto c'è e si sente, non capisco il perché del fatto che non ci si sia sforzati a far uscire un prodotto migliore.
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 24 apr 2011 alle 22:50

io ho ascoltato solo eyes of a viper di cui c'è anche il video su youtube, quindi non ho una visionr completa di quello che è il disco. comunque, per il pezzo che ho ascoltato non posso dire che sia brutto, certo niente di nuovo o di grossa caratura ma comunque più che ascoltabile...

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