Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:59 min.
Etichetta:Steamhammer

Tracklist

  1. HEAVEN INSIDE
  2. PANDEMONIUM
  3. ELEKBÖ
  4. AT HER SIDE
  5. VORTEX
  6. LIFE IS UP TO YOU
  7. THE HEALER (INKL. REMEDY)
  8. YUE
  9. SOUL APART
  10. STARDUST FEAT. INGA (VAN CANTO)
  11. A HANGING MATTER
  12. PRESTINATE
  13. HEYA
  14. UNIVERSE

Line up

  • Bastian Emig: piano, vocals
  • Daniel Wicke: bass
  • Dennis Otto: drums

Voto medio utenti

Quando la recensione da fare "mi piomba addosso all'improvviso" di solito significa che il disco è una mezza chiavica e che nessuno se ne è voluto occupare... ebbene con grande piacere posso confermare che questa volta non è così!
In Legend è un trio (formazione per altro insolita per il genere) tedesco, una band power metal sui generis, dato che il motore di tutto è il pianoforte!
Si si il pianoforte, avete letto bene!
In generale l'aria che si respira per tutto l'album è in moltissimi momenti tendente al pop ma non troppo e comunque con un gran gusto musicale.
In tutti i brani si sentono chiaramente infulenze power, classic rock e, seppure in rarefatti attimi, intenzioni ghotic.
quattordici brani tutti ottimamente prodotti, suoni chiari, definiti, asciutti e precisi che, a dire la verità, ogni tanto tolgono un po' di cuore al lavoro, ma fortunatamente non accade spesso e il tutto risulta nella media più che ottimo.
Il disco, che ho potuto ascoltare solo in streaming direttamente dal sito dell'etichetta, apre in modo molto accattivante e seppure nei brani centrali ci sia una piccola "caduta" di energia il tutto poco dopo si riprende e fissa in modo inequivocabile l'intenzione della band.
Il titolo è azzeccato "Ballad 'n' Bullets"... infatti sono tutte ballad ma suonate con una certa "arrabbiatura" di fondo che non mi dispiace affatto.
Qualche nota di demerito c'é purtroppo (o per fortuna... non sopporto il dischi super perfetti), prima ho accennato a qualche caduta di energia e ad una tecnica che tende a raffreddare l'intenzione che mi piacerebbe ascoltare; confermo queste sensazioni e sono costretto ad aggiungere una certa lieve banalità sonora riscontrata nelle linee melodiche del cantato... ma come dicevo prima: odio i dischi troppo perfettini!
In conclusione posso dire che questo non è certo un disco che lascerà un segno nella storia della musica, ma tutto sommato è un disco che si lascia ascoltare abbastanza bene!
Merita una piena sufficienza, con qualche punticino in più nella speranza che ascoltare il prossimo lavoro degli In Legend dia un po' più di soddisfazione.
Recensione a cura di Guido 'Sybelius' Zerbin

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