peter ha sempre confermato di prender spunto per le canzoni da QUALSIASI suono esista, naturale od artificiale, così ha fatto,accentuando la linea intrapresa su cynic paradise, monster dirty woman, feed the demons son alcuni esempi di come spazia la visione, unico punto di dispiacere, è veddere come non riesca a far ameno di ricorrere ad alcuni growls....forse, a mio dispiacere, non vuole ammettere che degli hypocrisy ormai non gliene frega molto....
A mio avviso, avendolo ascoltato una sola volta, questo nuovo disco l'ho trovato meno riuscito degli altri. Ormai la componente industrial (quella vera, non i tappeti di tastiere) è andata via, e i brani sembrano conclusi in fretta e furia. OVVIAMENTE proverò ad ascoltarli di nuovo. Confermo e sottoscrivo quanto detto da HH_design sull'uso del growl!!!
I growls in questo album non ci stanno poi male, anche se la generale sensazione è un pò quella di "mettiamogli i growls, che fanno vendere i dischi"! Non so se riesco a trasmettere... poco genuini, ecco.