Quinto EP per i francesi
Deathspell Omega che dimostrano di gradire molto questo formato essendo, probabilmente, in sintonia con il loro modo di intendere e rilasciare la musica.
Sei nuovi brani, dunque, che proseguono sulla scia dell'ultimo album dei transalpini, quel
"Paracletus" che tanto aveva favorevolmente impressionato l'ambiente estremo della musica metal, grazie ad una proposta violenta ed affascinante che in questo nuovo lavoro trova un ulteriore tassello da aggiungere al puzzle del black metal dei
Deathspell Omega.
"Drought" ci offre anche delle gustose novità che vanno da ricercarsi nei due brani posti ad inizio e fine dell'album e nei quali troviamo il gruppo alle prese con pianoforti e violini atti a creare atmosfere doomish e melodiche abbastanza inedite per loro. Nel mezzo, una manciata di brani violentissimi, come sempre, ed asettici costruiti per essere taglienti ed agghiaccianti al tempo stesso.
I
Deathspell Omega ribasiscono la loro capacità di essere precisi, quasi matematici, sugli strumenti riuscendo, nel contempo, a creare un chaos sonoro in cui velocità, aggressività ed atmosfere lugubri si fondono in maniera efficace e distruttiva.
Se siete amanti di queste sonorità
claustrofobiche, moderne, gelide non lasciatevi sfuggire questo dischetto che conferma il talento di un gruppo ormai fondamentale per il "nuovo" black metal.
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