Behexen - By The Blessing Of Satan

Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:47 min.
Etichetta:Woodcut
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. BY THE BLESSING OF SATAN
  2. FIST OF THE SATANIST
  3. SIELUNI SAATANAN VIHASTA ROIHUTEN
  4. CELEBRATION OF CHRIST'S FALL
  5. BLACK METAL BAPTISM
  6. WATCHERS OF MY BLACK TEMPLE
  7. UNDER THE EYE OF LORD

Line up

  • Torog: vocals
  • Gargantum: guitars
  • Veilroth: guitars
  • Lunatic: bass
  • Horns: drums

Voto medio utenti

Probabilmente i Behexen rappresentano il lato più duro, cruento, oltranzista e fedele alla tradizione misantropica del Black Metal, che sia mai sorto in terra finlandese.
Fondati nel 1994 a Hämeenlinna; nel 2000 diedero alle stampe il loro primo full-length, “Rituale Satanum”, tramite l’etichetta Sinister Figure; il quale lasciò subito presagire la furia sonora e l’attitudine totalmente devota a odio e satanismo della band, e che deflagrerà nel suo apice nichilistico con il seguente “By the Blessing of Satan” (2004), rilasciato tramite la Woodcut Records, e di cui adesso tratterò con questo articolo.

“By the Blessing of Satan” è un vero concentrato di odio iconoclasta ancorato al substrato più intransigente del Thrash/Death.
Qui dentro è possibile trovare tutto lo spirito malvagio del primissimo Black Metal norvegese, declinato con una brutalità difficilmente ravvisabile altrove; affiancata da un tasso tecnico piuttosto elevato, visto e considerato il genere di cui stiamo argomentando. Il salto professionale tra il grandissimo debut "Rituale Satanum", e questa seconda opera dei finlandesi, è lapalissiano per chiunque. Così come si denota una certa evoluzione nella produzione – anche se a chi vi scrive piaceva molto, se non di più, anche quella dell'esordio –, lievemente più intelligibile e, mi sia passato il termine, "moderna".

La quintessenza della malvagità trionfa a tutto campo: satanismo, odio per il cristianesimo e blasfemia, vomitati addosso all'ascoltatore dai latrati di Torog; il quale frequentemente utilizza la sua voce come uno strumento, atto a emettere "rumori", piuttosto che con l'intenzione di creare vere e proprie linee vocali. Nonostante ciò il singer riesce ad inserire vari hooks che rendono il tutto paradossalmente "catchy".
Una impressionante prova di potenza, capacità esecutiva e songwriting ineccepibile; in grado di rendere interessante e ben assimilabile un album velocissimo e completamente devoto alla devastazione sonora.
Sangue e morte per 47 minuti di assalti sonori a flusso continuo, che tuttavia riescono nell'abile impresa di non affaticare l'ascoltatore; grazie all'inserimento di rallentamenti strategici, e di una capacità di sfornare riffs ispirati; strutture che nonostante le dinamiche al fulmicotone, date dalla classica diade tremolo / blast beat, riescono, tramite oculati cambi di ritmo repentini, e al mantenimento costante di un certo groove a cui si aggiungono svariate intuizioni dalla presa immediata, a tenerci sempre sulla corda..
L'headbanging è assicurato.

A mio avviso l’apice dei Behexen e uno degli zenit del genere, quando lo si voglia concepire nelle sue sfumature più crude.
Ormai chiunque è capace di suonare veloce ed incidere un LP tritaossa… In pochi sono capaci di farlo senza essere tedianti e con una furia seminale così genuina.
Questi sono i Behexen:
fottutissimo Black Metal.
Ne stiano alla larga le mammolette.



Recensione a cura di DiX88

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