Nati dalle ceneri degli Ebola, gruppo ben noto nel circuito underground nostrano, e dopo aver assoldato Demian dei Payback alla batteria, arrivano di prepotenza nella scena hardcore italiana i romani Galera, un nome un programma… E bruciano le tappe, visto che si sono formati solo quest’anno ma già ci sottopongono il loro primo EP, registrato da tale Fulvio nei suoi Overload Studio. Reclutato Stefano alla voce, anche lui ex Ebola (è stato il loro primo singer), e deciso di esprimere la propria rabbia e i propri pensieri in italiano, il quartetto butta giù i cinque brani che vanno a comporre questo demo. I punti di riferimento sono chiari fin dalle prime note: i nostri si rifanno alla scena moderna dell’hardcore, quindi a gruppi come Converge e compagnia urlante e “metallante”. E non dimenticano la melodia, quel poco che basta, inserita attraverso alcuni riff dissonanti che vanno a stemperare i chitarroni che per lo più dominano la scena, e le ritmiche forsennate di Demian, sulle quali si stagliano le urla beduine di Stefano, che sciorina i suoi testi a metà tra denuncia e surreale… Inutile dire che i nostri viaggiano a velocità decisamente elevate, e che i pezzi sono schegge impazzite, della durata media di un minuto e mezzo, salvo due episodi che superano i tre minuti, il che mi lascia pensare che dal vivo questi brani possono risultare veramente devastanti nel mosh pit… E non è un caso, infatti, che i nostri, pur essendo molto giovani (come gruppo intendo, non come persone), siano stati inseriti nel bill del Gods of Grind, e abbiano aperto niente meno che per i Napalm Death. Ovviamente 13 minuti sono davvero pochi per poter giudicare a fondo una band, però calcolando che si vocifera di nuovi brani di prossima pubblicazione, direi che questo “Roma isterica” è un buon biglietto da visita che permetterà ai Galera di farsi conoscere e di entrare dalla porta principale nella scena hardcore romana, e, sicuramente, nazionale. Per ora promossi, in attesa di qualcosa di più succulento da ascoltare…