Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2012
Durata:52 min.
Etichetta:Bakerteam Records

Tracklist

  1. MANIFESTO NICHILISTA
  2. L'AMOR SEN VA
  3. IL CANTO DELL'ODIO
  4. IPER PAGANO
  5. INTRAMEZZO ERISIANO
  6. NEL DI' DEI MORTI
  7. DON MATTEO
  8. AVE DISCORDIA
  9. HO SCESO DANDOTI IL BRACCIO
  10. ULVER NOSTALGIA
  11. IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNAROK

Line up

  • Porz - Vocals
  • Lerd - Drums
  • Bigat - Guitars
  • Aldamera - Bass

Voto medio utenti

Che botta questo Principia Discordia! I nostrani Malnàtt con questo album segnano, a mio avviso, un passaggio fondamentale nella loro evoluzione musicale. La creatura Malnàtt si fa alfiera di un Black Metal suonato con una determinazione battagliera e senza troppi fronzoli, pur mantenendo un approccio molto particolare. La band propone un concept abbastanza personale, con testi interamente in italiano, forse meno sarcastici rispetto al passato, ma comunque di ampia interpretazione. L'attacco frontale della opener "Manifesto Nichilista", lascia subito intendere la volontà della band: non fare prigionieri. E state pur sicuri che è proprio quello che meglio sanno fare i nostri Malnàtt, che si muovono con molta disinvoltura tra le atmosfere gelide e furenti tipiche del genere, ostentando la loro passione per il Black Metal più classico. La track "Iper Pagano" ne è la prova lampante, con un testo davvero geniale. In "Don Matteo" si raggiunge un apice di agghiacciante perversione, che come molto spesso capita coi testi della band, corrisponde a verità. "Ave Discordia" è il nuovo inno che tutti dovrebbero ascoltare almeno una volta, con un testo quantomai attuale e dissacrante. Cosa dire poi di "Ulver Nostalgia", se non che è davvero una perla: le dissonanze tra un glaciale Black Metal, e delle clean vocals al limite del sognante, la rendono un brano da dipendenza sonora. I Malnàtt hanno dato una lezione di stile con questo loro "Principia Discordia", pubblicando quello che finora mi sembra il loro miglior lavoro, senza neanche una nota fuori posto. Tutti i brani sono ispirati e si insinuano, ascolto dopo ascolto, come un ago infilzato nella spina dorsale. In un ambiente saturo dove pare ci siano più primedonne che veri musicisti, i Malnàtt dimostrano che per suonare Black Metal non basta più solo andare a lezione di trucco, e che si può rimanere fedeli alla tradizione pur stravolgendola.
Recensione a cura di R.Tarallo

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 dic 2012 alle 12:46

Caro royaldave, "sta roba" mi ha suscitato delle emozioni e toccato delle corde. Mi spiace tu abbia ascoltato l'album e non ci abbia trovato nulla..perchè l'hai ascoltato, vero? Il black metal è un genere particolare, come tu mi insegni, e o piace o non piace. Ad esempio io agli antimatter preferirei un calcio nelle gengive, ma non vado a commentare la recensione di qualcuno dicendo "sta roba nei top e gli Aevangelist manco osannati...bah", perchè non ha senso. Cordialmente.

Inserito il 19 dic 2012 alle 15:51

sta roba nei top e gli antimater manco osannati...bah Alcune considerazioni: "sta roba" l'ha recensita una persona, gli Antimatter un'altra. Va da se che i criteri di giudizio cambiano. Premesso che il cd dei Malnàtt non l'ho ascoltato, ti pare "corretto" accostare due generi IMMENSAMENTE lontani come quelli che suonano i due gruppi? Se non ti piace il black metal non ti piace. Se ti piace, non puoi fare un paragone con gli Antimatter. Cordialmente.

Inserito il 19 dic 2012 alle 10:00

sta roba nei top e gli antimater manco osannati...bah

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