Buongiorno al dolore. Un buongiorno che arriva dall’Abruzzo, terra non certamente famosa per la musica estrema, ma che con i
Vibratacore dimostra di esserci.
Hardcore/Grind violento, instabile, costantemente in overdrive, urlato, nervoso, esplosivo. Come dovrebbe essere.
Al tempo stesso però pare opportuno rimarcare il fatto che la band si muova entro i confini di un genere definito, senza mai osare di andare fuori dai canoni. Non che ce ne sia bisogno, magari la band ha fatto semplicemente quello che voleva fare, ovvero spaccarci le orecchie.
Fatta questa premessa e ribadito che in ambito hardcore si cono decine di bands che sono capaci di farci sanguinare le orecchie, ma poche quelle che hanno il genio necessario per evadere i confini di cui sopra, si rimarca che i 13 minuti di questo disco sono veramente dolorosi.
Si va dalla pura cacofonia della parte centrale di “
Faithless” all’attacco ferale di “
Confident Liar”, per concludere con il distorto e sferragliante assalto di “
Ciuwetta”.
I
Vibratacore sanno essere intensi e dinamici e questo li pone dalla parte dei buoni. Per arrivare in paradiso però serve un pizzico di genialità in più, alias un maggiore sforzo in fase compositiva.
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