Il mio tessssoro….Nessuno mi tocchi gli
Enforcer, per cortesia, che giungono al terzo album confermandosi l’unica band dell’intero panorama musicale mondiale ad essere in grado di rimanere sempre fedele a un modo di fare metal che, dopo Killers, nessuno è stato più in grado di proporre con così tanta efficacia. Ho già avuto modo di esprimermi sulla band svedese in occasione dei primi due dischi, facendo chiaramente capire a tutti quanti come album del genere rappresentassero per me la summa di tutto ciò che una band metal dovrebbe fare nell’anno del signore 2013: suonare metal.
Sì, avete capito bene, non ho sbagliato a scrivere…una band heavy metal dovrebbe semplicemente suonare heavy metal, caspiterina! È tanto difficile? Non mi pare, eppure in pochi lo fanno. Gli Enforcer sono tra i pochi e, tra l’altro, lo fanno fottutamente bene.
Via la breve intro, questa volta il combo svedese si “limita” a proporre 8 brani. Otto sassate in bocca, senza un attimo di respiro, che giustificano ad ogni nota il mio voto, il prezzo del disco, tutto quello che serve: quanti pezzi così avete sentito negli ultimi 20 anni? E allora, perdinci, abbandonate ogni inibizione e saltate sui tavoli a petto nudo ad inneggiare al dio del metallo sparando
Death By Fire a un volume da sordità immediata!
I primi quattro brani basterebbero a cancellare la carriera di decine di band inutili, mentre la strumentale
Crystal Suite supera ogni immaginazione per come sviluppa ed esalta il discorso iniziato dai Padri con Gengis Khan. Con le successive
Sacrificed ma soprattutto
Silent Hour / The Conjugation si comprende come il processo di maturazione tecnica sia ormai giunto a compimento, prima che
Satan arrivi a pennellare con un martello di pietra la parola fine su un’opera semplicemente perfetta.
Pur rimanendo assolutamente fedeli a sé stessi sono cresciuti ancora, io li amo sempre di più, alla follia. In confronto agli altri dischi, cui avevo dato un goloso 8,5, saremmo di fronte a un nove. Ma siccome mentre scrivo la recensione siamo a natale, io gli regalo un 10, perché questo disco finisce ora in macchina, nell’mp3, nello stereo. E sicuro come l’oro non esce da qui almeno per tutto l’anno.
Su le corna, crapa in movimento e Enforcer a palla: that’s the way I wanna rock and roll.
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