Ero rimasto piacevolmente colpito dall'
album di esordio degli
Amaranthe, formazione messa su a tavolino, ovviamente, ma in modo coerente e ben variegato, capaci di realizzare un album sì ruffiano al 120% ma allo stesso tempo ricco di piacevoli novità e foriero di buone intenzioni.
Bene, cancellate tutto.
E per spiegarvi il perchè dovete cancellare tutto ed evitare per qualsiasi ragione l'acquisto di "
The Nexus" vi riporto narcisisticamente una frase che io stesso scrissi quasi 2 anni fa:
" La strada intrapresa però è decisamente quella giusta, un briciolo in più di originalità attraverso la totalità del disco non guasterebbe, dato che le ultime 4 o 5 canzoni si assomigliano un po’ troppo."Prendete quelle 5 canzoni finali di "Amaranthe", da "Amaranthine" in poi praticamente, fatele diventare 12 e fateci un album. "The Nexus" è esattamente quello, 12 canzoni una più uguale dell'altra, brutte, noiose, eccessivamente elettroniche e di un già sentito imbarazzante. La prima volta la situazione era accettabile, soprattutto se riguardante solo 1/3 del disco a fronte di restanti 2/3 di sicuro interesse, la seconda proprio no, tanto più che il dramma, musicalmente parlando, coinvolge l'interezza dell'album.
Da salvare ci sono giusto giusto la produzione, al solito eccellente, e quei due poveracci di
Olof Morck e soprattutto
Morten Løwe Sørensen, che su una canzone (non chiedetemi quale, tanto son tutte uguali) subisce addirittura l'onta di venire "scavalcato" da una drum machine. Torna nei Mercenary Morten, tornaci e lascia stare sta robaccia.
Ah, si salva anche
Elize Ryd, ma solo perchè è figa, mica perchè canta bene.
Avessero fatto una traccia sola di 3 minuti sarebbe stato lo stesso e avrebbero fatto una figura migliore.
Amaranthe bocciati e rimandati, anche se, per com'è nato il progetto, dubito vivamente che possano in qualche modo superare l'esame di riparazione del terzo disco. Smentitemi, su.
Quoth the Raven, Nevermore..
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?