Dati alla mano, dire che i belgi
Blind To Faith siano una formazione prolifica sarebbe come affermare che ad Andrea Diprè non piace la droga: il debut del 2009 infatti contiene 8 canzoni per 16 minuti di musica, ed in quattro anni (fatta eccezione per uno split coi Gehenna, a cui la band partecipa con 2 brani) il gruppo se ne esce con EP di soli tre pezzi intitolato
"Under The Heptagram", che ci propone "ben" dieci minuti di musica: dopo un intro piuttosto evitabile (e che paradossalmente è anche il brano più lungo dei tre), i Blind To Faith dimostrano un'anima fortemente punkeggiante/hardcore e grezza con le successive titletrack e "Burial Of Mankind", durante le quali fanno capolino anche richiami a band come Eyehategod o Trap Them e compagnia cantante, soprattutto in virtù di qualche rallentamente sporadico e scapoccioso.
Dare un giudizio su talmente poco materiale è francamente impresa ardua, di certo il grezzume e l'attitudine del gruppo risalterà in sede live. Per la prova su disco invece sarebbe meglio avere tra le mani qualcosa di più corposo.
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