Pensare che una band brava e prolifica come gli
Eldritch sia sempre stata "un passo indietro" rispetto ad altri nomi, sulla scena metal italiana, dà un pò fastidio. Da sempre il combo nostrano sforna con regolarità album belli e convincenti, attraversando tramite gli stessi un processo di crescita e maturazione costante. Ed il nuovo "
Tasting the Tears" non fa eccezione.
Giunti al nono capitolo sulla lunga distanza, i livornesi tornano a fare quello che, secondo me, sanno fare meglio, ossia un power/prog che pesta molto ma che esalta le linee melodiche di Terence. Il riferimento potrebbero essere, almeno in fase di riffing, i Symphony X o (in alcuni casi) i Trivium, ma le soluzioni vocali e melodiche sono molto distanti dai nomi succitati, ripiegando invece su mood malinconici e più "dolci", aggiungendo ingredienti diversi ad una ricetta ancora una volta di successo.
"Tasting the Tears" si apre alla grande con la doppietta "
Inside You"/ "
Tasting the Tears", due belle mattonate nella faccia, con delle chitarre grosse così ed una produzione potente e roboante, che evidenzia le doti strumentali di ogni singolo elemento. Segue "
Alone Again", sorta di mid-tempo queensrychiano, anche se il marchio di fabbrica è del tutto personale. Anche "
Waiting for something" sposa chitarre enormi e melodie malinconiche, mentre "
Seeds of Love" tira dritto pestando e miscelando melodia e potenza.
Se conoscete la band, un pò in tutto l'album potrete cogliere il fatto che gli Eldritch siano riusciti, in vent'anni e passa di carriera, a costruirsi un proprio trademark, che è stato nel tempo affinato e perfezionato; è molto facile qui individuare una band convinta di quello che suona, che ha costruito e curato ogni singola traccia con attenzione e rispetto per la propria storia musicale. E cosi, dalla metallosa strappalacrime "
The Trade" alla thrasheggiante "
Something Strong", dalla prog "
Don't Listen" alla dolce ballata "
Iris" (brividi), giù giù fino alla cover dei Queensryche "
I Will Remember", vi ritroverete tra le mani un album solido, convincente, massiccio e completo. Davvero una bella esperienza in musica, complimenti.
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