A volte le sorprese più gradite arrivano da band totalmente sconosciute, e infatti è proprio questo il caso dei Nevea Tears, combo che si è formato nel 2002 e che proviene dal sud della California. "Do I have to tell you why I love you" è l'album con il quale debutta, e devo dire che non ci ha messo poi molto a convincermi... Già dal primo ascolto appare chiaro che il gruppo non è uno dei tanti cloni che ci sono in giro oggigiorno, ma piuttosto è un insieme di musicisti di talento che sono riusciti a dar vita a un sound estremamente personale (pur facendo riferimento a generi straconosciuti e abbastanza inflazionati). I californiani sono stati davvero bravi nell'affiancare le atmosfere malinconiche e i toni sommessi dell'emo a momenti ben più dinamici e aggressivi di chiara ispirazione techno-grind, ma sono stati addirittura geniali nell'unire a tutto ciò intermezzi electro degni di qualche navigata EBM band e pure qualche parte sinfonica in stile gothic metal! Se considerate tutto questo e ci aggiungete che hanno utilizzato le tipiche clean vocals alternate ai growls avrete un'idea di quella che è la proposta dei Nevea Tears, sei ragazzi (anzi, per la verità si tratta di cinque maschietti e una signorina, che tra l'altro suona la batteria...) con una mentalità apertissima (musicalmente parlando), ma anche capaci di confezionare un album davvero brillante e incisivo. Quello che voglio dire è che il loro materiale non è soltanto qualcosa di molto particolare, ma è anche gradevole all'ascolto. Le canzoni contenute nel cd non danno l'idea di essere una semplice accozzaglia di generi diversi, anzi sono caratterizzate da una grande compattezza strutturale e non appaiono mai come il risultato di una forzatura. Di aspetti negativi non sono proprio riuscita a trovarne in "Do I have...", anche perché sono molto belle sia le parti melodiche che quelle brutali, per non parlare poi delle voci e più in generale dell'aspetto interpretativo, davvero curato nei minimi particolari. Nella biografia del gruppo vengono fatti paragoni con gente come From Autumn To Ashes, Killswitch Engage e Refused, credo però che un lavoro come questo potrà essere apprezzato non solo dai fans delle formazioni sopracitate, ma anche e soprattutto da chi ha voglia di scoprire e ascoltare qualcosa di fresco e di diverso!!
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