Gran badilata in faccia questo debutto discografico dei
V-Anger, band milanese che si cimenta in un buon mix metallico a base di thrash, hardcore e death, tutta roba proveniente dagli anni '90/inizio 2000 che viene riproposta con passione e competenza.
In Shovel We Trust richiama a più riprese l'operato dei
Sepultura del periodo
Chaos A.D. ed i
Soulfly (anche a causa della somiglianza della voce di
Alessandro "Domino" Dominizi con quella di
"Cicciopanzo" Cavalera), ma non è il solo accostamento che viene in mente.
Hatebreed, Machine Head, Slayer, Fear Factory ed un pizzico di "nu" sono rintracciabili nella loro proposta; in generale è la parte groove e "grossa" del suono a farla da padrone. Senza orpelli o finezze, il quartetto ci sbraita contro quaranta minuti abbondanti di rabbia e sudore, pezzi per la maggior parte brevi (c'è pure una bella cover di
Biotech is Godzilla), che hanno il solo scopo di farci muovere la testa e sfogare un po' di frustrazioni quotidiane.
Ci riescono in pieno.
Senza perdersi in noiosi assoli o tecnicismi assortiti, roteano in aria riff corposi, bassi potenti e pesanti colpi di batteria che, uniti a contro-cori hardcore-style fanno alzare il pugno al cielo e coinvolgono l'ascoltatore in un immaginario moshpit tra i muri della propria stanza o sul sedile dell'auto (dipende dove vi trovate). I Nostri sono consci di non essere originali ed invece di "perdere tempo" nel cercare di cambiare qualche virgola alla loro "classica" proposta, si concentrano sulle composizioni e sulla loro prestazione, uscendosene con un disco che è assai meglio degli ultimi obbrobri standardizzati e "senza nerbo" delle band citate sopra.
Probabilmente i
V-Anger danno il loro meglio sulle assi di un palco (qui il
sito con le date) ma pure su disco non scherzano per nulla.
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