Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:70 min.

Tracklist

  1. JIGSAW
  2. WITCHY LADY
  3. GENERATION ON SURFACE
  4. SECRET FOR A UNIVERSE
  5. PERILS FOR A MAN FROM THE PAST
  6. JEKYLL & HYDE
  7. DOOMSDAY BREAKDOWN
  8. MC KENNY'S PLACE
  9. ALL THIS TIME
  10. SPACE COWBOYS
  11. PSYCHO SPEED PARADE
  12. MISTERY SOUL MAVERICK
  13. RELAX
  14. SHINE
  15. USING MY TRICKS

Line up

  • Alex Fabbri: vocals
  • Lorenzo Zagni: guitars
  • Giovanni Taddia: guitars
  • Diego Quarantotto: bass
  • Christian Cesari: drums

Voto medio utenti

Con questa loro prima fatica intitolata “Doomsday Breakdown” i Lola Stonecracker, gruppo rock nostrano, si meritano di diritto di entrare nella lista dei gruppi italiani più accattivanti degli ultimi tempi. Perchè? Andiamo a scoprirlo.

Il disco è costruito in modo pregevole, i riff di chitarra si legano perfettamente al comparto ritmico ed entrambi assieme alla voce confezionano un prodotto praticamente perfetto, che si colloca a metà tra il rock e il grunge.
Il guitar work appena citato è molto vario, di matrice non ben definita ma che comunque riesce ad intrattenere anche chi col genere non ha molto a che fare; i due chitarristi Lorenzo e Giovanni sono semplicemente eclettici, in grado di cambiare completamente registro senza indugio ma rimanendo comunque capaci di creare canzoni di altissimo livello (come ad esempio nelle due tracce successive “Generation on Surface” e “Secret for a Universe”). Il comparto ritmico è semplicemente perfetto, si lega alle chitarre quanto e deve e riesce inoltre a ritagliarsi parte da protagonista, alternativamente sia basso (Diego) che batteria (Christian)

Per quanto riguarda la voce, essa ci ha letteralmente colpiti; Alex Fabbri offre un range vocale veramente ampio che rende l'ascolto di tutto il disco per nulla noioso e anzi al contrario riesce perennemente a intrattenere l'ascoltatore grazie a questo suo non essere mai banale.

Per concludere quindi, i Lola Stonecracker hanno realizzato un prodotto praticamente senza difetti, compresa la produzione, in cui ogni strumento è importante quanto l'altro, ricco di inventiva e per nulla noioso che quindi si merita questa valutazione.
Recensione a cura di Andrea Facchinello

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