A poca distanza dal debut album
"I Am God" gli
Exorcism tornano con questo nuovo EP, intitolato
"World In Sin", con un formazione nettamente rivoluzionata che si trasforma praticamente in una one-man band di
Csaba Zvekan.
Il disco di debutto si è fatto notare per la buona qualità dei pezzi, potenti e orecchiabili, con un songwriting di alto livello e per le rilevanti doti tecniche della band, a partire dalla possente ugola di
Zvekan a sorreggere tutto l'impianto. Con questa rivoluzione il ruolo del vocalist assume ancor più una posizione di rilievo e si dimostra in grado di riuscire a sostenere il peso di un intero gruppo praticamente da solo, nonostante la partecipazione di alcuni musicisti in studio, si citino ad esempio
Andy Drake e
Joe Stump alla chitarra, gli italianissimi
Mirkko DeMaio (batteria) su un paio di tracce e
Lucio Manca (basso) su altri tre pezzi.
Per quanto riguardo il contenuto dell'EP troviamo le stesse caratteristiche che si erano evidenziate nello scorso full-length. L'opener e title-track dimostra immediatamente quanto sia forte la personalità di Zvekan dietro al microfono, oltre al funambolico assolo di Joe Stump nel mezzo della canzone. In
"Black Day in Paradise" si riscontrano le ispirazioni principali degli
Exorcism, ovvero Black Sabbath e Ronnie James Dio, in un pezzo aggressivo e dal chorus orecchiabile.
"Virtual Freedom" è un altro brano irruente con un buon intermezzo di chitarre;
"Sahara" riporta alla mente ancora una volta lo stile di Ronnie James Dio con un'atmosfera maggiormente oscura;
"Black Star" rallenta il ritmo e punta tutto sull'interpretazione del vocalist, avvicinandosi molto allo stile di alcuni pezzi di
"I Am God".
Un buon EP questo degli
Exorcism che speriamo funga da anticipo ad un secondo full-length.
"Black Day In Paradise"
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