Non lasciatevi ingannare dal genere che vedete in alto a destra: ho dovuto utilizzarlo, esclusivamente, per via delle harsh vocals del singer
Elric Blackcrow... per il resto gli italiani
Thulnar suonano un symphonic, epic, power metal fortissimamente debitore dei
Rhapsody e basato su intuizioni cinematografiche sorrette da incisivi cori operistici e dalle magniloquenti tastiere, elementi, questi, che danno a
"Nightfall in Theros", primo EP ufficiale del gruppo, una atmosfera da grande respiro e sicuro appeal nei confronti di chi crede che
Luca Turilli sia uno dei massimi compositori musicali del nostro secolo (cosa che immagino pensi
Darken, il mastermind del progetto).
Appare evidente, dall'ascolto dei tre brani dell'album, che l'originalità non sia una caratteristica peculiare del gruppo bolognese (anche la copertina ricorda, molto,
"At the Heart of Winter" degli
Immortal), ma va anche sottolineato come, in un genere come quello proposto, dire qualcosa di nuovo sia praticamente impossibile e va anche rimarcato il fatto che l'inserimento di elementi estremi (le vocals di cui parlavo all'inizio, alcune partiture di chitarra) denotino, comunque, una volontà di non adagiarsi, troppo, su schemi precostituiti.
Insomma, i
Thulnar ci offrono un EP molto ben prodotto, con suoni molto buoni ed ottimi arrangiamenti orchestrali, che sono certo troverà i suoi estimatori soprattutto tra coloro i quali sono stati delusi dalle ultime evoluzioni (involuzioni?) musicali del Turillone nazionale.
Per quanto mi riguarda, pur non essendo questa, come si dice, la mia "cup of tea", rimetto su con piacere l'iniziale
"Wise Men of Hope", brano migliore del lotto, ed osservo un bel (?) sorriso stamparsi sulla mia bocca!
Adesso attendiamo il full lenght album: il gruppo se lo merita!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?