“Brutta bestia” il
rock in italiano, ancora di più se è della tipologia
hard.
Eppure sono sempre più convinto, da grande estimatore del genere, che nonostante le sue difficoltà oggettive, si tratti di una scelta artistica vincente, se si hanno i mezzi, la cultura e la sensibilità per sostenerla.
Gli
EX, forti di una notevole esperienza (maturata in formazioni storiche come Spitfire, Exile, X-Hero, ...), dimostrano che si può proporre
hard-rock non nascondendosi dietro la rassicurante protezione della lingua inglese e che lo si può “personalizzare” attraverso la propria identità nazionale, rendendolo ancora più “estroverso” e diretto.
Certo, per ottenere tale risultato, oltre ad una notevole maturità espressiva, bisogna anche riuscire a non essere troppo banali o ermetici, ed ecco che i nostri veronesi riescono nell’intento di raccontare le loro storie di vita (quotidianità delle periferie, sogni, voglia di libertà, insofferenza per il perbenismo e l’ipocrisia) con grande semplicità ed efficacia, aggiungendo quel pizzico di sagace ironia concessa solo ai migliori interpreti del settore.
Esaurita brevemente la spinosa questione delle liriche, bisogna poi assolutamente sottolineare la spiccata abilità di scrittura del gruppo e la sua capacità, soprattutto grazie alla bella e intensa voce di Roberto Mancini e alle sobrie ed ispiratissime sei corde di Stefano Pisani, di fornire all’astante un’immagine musicale costantemente incisiva e coinvolgente, focalizzata sui numi tutelari angloamericani dei
seventies e integrata da importanti sfumature della tradizione
prog del
Belpaese.
Ne scaturisce un repertorio senza flessioni, edificato su ficcanti melodie, ritmiche pulsanti e
riff contagiosi, per strutture sonore che non hanno bisogno di astrusità e voli pindarici per conquistare i sensi e farsi ricordare.
E allora, è davvero superfluo imbarcarsi in eventuali segnalazioni di merito, mi limito a consigliare ai
fans dei
Maiden di ascoltare con attenzione “Sfiorando Icaro” e a chi, come il sottoscritto, ormai non sopporta più gli
show televisivi a tema enogastronomico, di non perdere “I shot the chef”, un vero inno per tutti gli insofferenti a questo tipo d’inflazionatissima persecuzione mediatica.
Una “bestia” che gli EX hanno domato con la forza dell’attitudine e dell’urgenza comunicativa … chiamatelo pure “spaghetti rock” se volete, e poi supportatelo come merita.
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