A tre anni di distanza da
"The Next Step", eccoci al cospetto di un nuovo lavoro targato
Maka Isna, monicker dietro al quale si cela un collettivo di musicisti guidato dal fondatore
Alessandro Bucci e dal sound a dir poco eterogeneo che ha nell'elettronica (penso a certe cose dei Kraftwerk), nell'ambient più teatrale (ultimi Tangerine Dream), nella musica colta (
Webern o
Ligeti, comunque XX secolo) e nella musica per il cinema (
Werner Herzog, non
Steven Spielberg, chiariamo subito) le principali influenze.
I 33 minuti di
"Reflections Of Darkness" sono pochi ma indubbiamente concentrati, tra momenti meno convincenti (le iniziali
"Haruka, Don't Miss The Chance", nonostante la buona prova del soprano
Grazia Prezioso, e
"Perdition Outcast", "vittima" di alcune scelte timbriche infelici), interludi narrati alle mie orecchie superflui (
"Dall'Alto Un Giudizio") e brani davvero intriganti e riusciti (l'inquietante
"Lost Ambient Tape", con le belle chitarre di
Francesco Lenzi, la ricchissima
"Electronic Castle", o la commovente
"Searching For Elisa", guidata dal pianoforte di
Giacomo Sangiorgi).
Complessivamente la prova risulta discreta e va riconosciuto all'ex-Hell Baron's Wrath il merito di essere riuscito a circondarsi delle persone "giuste" per dare forma, con questi brani, alla sua idea di musica. Vi garantisco che di metal qui dentro non sentirete nemmeno una nota, che poi quanto proposto possa piacere o meno dovete deciderlo voi: io, nei vostri panni, una chance gliela darei.
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