Copertina 5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2016
Durata:34 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. SCARS
  2. ONCE UPON A NIGHTMARE
  3. MISS MADNESS
  4. AWAKE THE FIRE
  5. BREATHE IN
  6. SAVE ME
  7. YOUR LIGHT
  8. ALONE
  9. BREAK THE GLASS
  10. TIED DOWN

Line up

  • Maja Shining: vocals
  • Mikkel Haastrup: all instruments
  • Partsch: guitar

Voto medio utenti

In un’epoca in cui i gruppi “female-fronted” sono prepotentemente tornati di moda (o non sono mai andati fuori moda, dipende dai punti di vista), con una “corsia preferenziale” per i seguaci degli Evanescence (insomma, formazioni che notoriamente “abbaiano ma non mordono”), non è difficile capire perché la “dura e pura” (??) Nuclear Blast abbia deciso di scommettere su questo “Tied Down”.

Sulla carta i Forever Still dovrebbero “spaccare tutto”, con un sound talmente innovativo da risultare indescrivibile (se non prendendo a prestito il concetto un po' fuffologico di “modern metal”), ma tra i solchi di questo full-length (della durata di un EP, appena 34 minuti per 10 canzoni, fate voi il conto della durata media di ogni brano) di moderno non c’è proprio niente.

Ci sono tante promesse mancate, quelle sì, un gioco di contrasti appena accennato (che in realtà dovrebbe essere il vero motivo di interesse della loro proposta) che quando rischia di diventare troppo spigoloso, ci piazza un bello stacco melodico che altrimenti l’ascoltatore di turno si spaventa (vedasi “Scars” o “Breathe In”). I brani reminiscenti di Amy Lee e soci non si contano (“Once Upon A Nightmare”, con qualche piccola concessione all’elettronica, “Miss Madness”, dall’arrangiamento pianistico e dalla melodia piattissima, “Break The Glass”, che arriva quando ormai è troppo tardi e già si confondono le canzoni tra di loro), così come quelli che illudono all’inizio per poi sfociare nell’ordinarietà più totale (“Awake The Fire”, “Alone”, “Your Light” o “Save Me”, che ha qualcosa dei Muse del periodo “Origin Of Symmetry” nonostante i cantati super-zuccherosi). La titletrack risulta essere il brano più credibile, ancora acerbo ma indicativo di quello che potrebbero fare i Forever Still se solo volessero distinguersi veramente dalla massa.

Per ora, bocciati. Ma non tutto è perduto…
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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