Secondo album per i
Battery, nuovamente sotto le insegne della
Punishment 18 Records, una formazione danese che ha fatto del Thrash Metal la propria missione, come è evidente già dal nome adottato (per quanto sembri non ispirato all'opener di "Master of Puppets"), dall'artwork e dal logo che vi campeggia sopra.
Quest'ultimo mutuato da quello dei Nuclear Assault, la cui inflluenza è invece ben evidente nel sound dei
Battery, assieme a quella di Exodus, EvilDead e Violence. Ritmi sincopati e schizofrenici, chitarre che lacerano l'aria (e i padiglioni auricolari), batteria e basso che pestano come mantici demoniaci, e su tutto questo le urla strozzate e sinistre di
Chris Steel, che spesso e volentieri vengono accompagnati da cori declamatori ed enfatici. Con un'unica eccezione, nel caso della strumentale "
Forced Retaliation" quando il cantato lascia spazio agli altri strumenti, ma lo scenario è pur sempre quello su cui si regge l'intero disco: un Thrash Metal feroce ("
The Rapture"), sguaiato ("
Downfall of An Age"), marziale e terremotante (la titletrack "
Martial Law").
Niente più ... niente meno.
Onesti ma non (ancora?) in grado di ricreare la magia dei tempi andati.
I was born to
reviewHear me while I
write... none shall hear a lie
Report and
interview are taken by the will
By divine right hail and
write
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