Ci sono ancora spazi per sperimentare nel Thrash? Ascoltando il secondo full length degli italianissimi
Killin Kind su direbbe proprio di si. Il loro sound è un mix fra riff tipicamente Thrash, aperture sinfoniche e tecnicismo, gli ingredienti per rendere interessante questo "
Dying Earth " quindi ci sono tutti. A partire dall'iniziale "
New Killin'Breed ", uno dei pezzi più tecnici con accelerazioni, stop & go, bridge melodici in poi , il lavoro è un susseguirsi di sferzate metal, chorus anthemici, aperture melodiche, grandi scale di chitarra dal gusto neoclassico, assoli veloci e ficcanti , un alternarsi fra vocals pulite e più dure (che ricordano un po' nelle timbriche
Paul Di Anno), con l''ausilio di voci femminili ad impreziosire il tutto e un uso moderato ma sapiente delle keyboards e del pianoforte . Unico pezzo un po' fuori luogo e' la cover di Moonlight Shadows di Mike Oldfield a mio parere, ma è un particolare di poco conto, basti ascoltare la monumentale titletrack di oltre 10 minuti per trovare la summa del meglio che il gruppo può proporci!
La produzione è all''altezza ed il songwriting risulta fresco, aggressivo e sicuramente interessante per la proposta che i
Killin Kind vogliono offrire. Se pensate che il Thrash sia solo velocità e muscoli, dovrete ricredervi ascoltando questo lavoro di una band da tenere d'occhio, assolutamente.
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