Non se ne sentono più di live così, con i suoni naturali e chiaramente ripresi in diretta (ho giusto qualche perplessità sulle tastiere) e con i brani "metronomicamente altalenanti". Di certo non sentiremo più live con
John Wetton, prematuramente scomparso all'inizio dell'anno dopo una lotta impari contro il cancro.
Questo
"Symfonia", alla fine, ha principalmente il compito di celebrare la sua memoria perché, oggettivamente, non è che avessimo un gran bisogno di un nuovo disco dal vivo degli
Asia. L'occasione è speciale, è vero, c'è la
Plovdiv Opera Orchestra che arricchisce i brani da
"Only Time Will Tell" in poi, ma il mix (in primis) non è che valorizzi in modo particolare l'apporto dell'ensemble.
Eternamente giovani risultano invece gli
Asia, con una prova maiuscola (penalizzata solo da un
Palmer non sempre chirurgico), soprattutto nell'esecuzione dei brani più famosi degli esordi (
"Sole Survivor", "Time Again", "Heat Of The Moment") o più elaborati e progressivi (
"Open Your Eyes"). Mi astengo sui brani più zuccherosi (
"An Extraordinary Life", "Days Like These"), a me poco congeniali, ma mi inchino davanti all'esecuzione della commovente
"The Smile Has Left Your Eyes", qui proposta con un pathos che solo certi pezzi da novanta del rock possono ancora permettersi.
Col cuore si potrebbe tranquillamente dare un 10, quantomeno per tributare quel mostro sacro che è
Wetton (impeccabile dall'inizio alla fine dello show), ma criticamente c'è da segnalare una certa "ridondanza" della release, almeno nella versione "audio-only", anche a fronte dell'immenso catalogo live esistente della band.
Detto ciò,
"John riposa in pace..."
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