Asia - Symfonia (Live In Bulgaria 2013)

Copertina SV

Info

Anno di uscita:2017
Durata:79 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. SOLE SURVIVOR
  2. TIME AGAIN
  3. FACE ON THE BRIDGE
  4. MY OWN TIME
  5. HOLY WAR
  6. AN EXTRAORDINARY LIFE
  7. DAYS LIKE THESE
  8. OPEN YOUR EYES
  9. ONLY TIME WILL TELL
  10. DON'T CRY
  11. HEROINE
  12. THE SMILE HAS LEFT YOUR EYES
  13. WILDEST DREAMS
  14. HEAT OF THE MOMENT

Line up

  • Sam Coulson: guitars
  • Geoffrey Downes: keyboards
  • John Wetton: bass, acoustic guitars, lead vocals
  • Carl Palmer: drums

Voto medio utenti

Non se ne sentono più di live così, con i suoni naturali e chiaramente ripresi in diretta (ho giusto qualche perplessità sulle tastiere) e con i brani "metronomicamente altalenanti". Di certo non sentiremo più live con John Wetton, prematuramente scomparso all'inizio dell'anno dopo una lotta impari contro il cancro.

Questo "Symfonia", alla fine, ha principalmente il compito di celebrare la sua memoria perché, oggettivamente, non è che avessimo un gran bisogno di un nuovo disco dal vivo degli Asia. L'occasione è speciale, è vero, c'è la Plovdiv Opera Orchestra che arricchisce i brani da "Only Time Will Tell" in poi, ma il mix (in primis) non è che valorizzi in modo particolare l'apporto dell'ensemble.

Eternamente giovani risultano invece gli Asia, con una prova maiuscola (penalizzata solo da un Palmer non sempre chirurgico), soprattutto nell'esecuzione dei brani più famosi degli esordi ("Sole Survivor", "Time Again", "Heat Of The Moment") o più elaborati e progressivi ("Open Your Eyes"). Mi astengo sui brani più zuccherosi ("An Extraordinary Life", "Days Like These"), a me poco congeniali, ma mi inchino davanti all'esecuzione della commovente "The Smile Has Left Your Eyes", qui proposta con un pathos che solo certi pezzi da novanta del rock possono ancora permettersi.

Col cuore si potrebbe tranquillamente dare un 10, quantomeno per tributare quel mostro sacro che è Wetton (impeccabile dall'inizio alla fine dello show), ma criticamente c'è da segnalare una certa "ridondanza" della release, almeno nella versione "audio-only", anche a fronte dell'immenso catalogo live esistente della band.

Detto ciò, "John riposa in pace..."

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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