La Svezia è fucina di tante band e di tanti generi, ed ora partorisce un nuovo gruppo che col suo debut album “
Hatred Rising” mette subito in chiaro le cose : “
noi suoniamo come gli Slayer, beccatevi questo pugno nello stomaco!”Nati dalle ceneri dei thrashers Zodiac Ciphers, gli
SkullDrain pestano duro con riff dissonanti, soli minimali ultraveloci, drumming forsennato, stop&go, accelerazioni ed uno screaming di
Kristofer Elemyr costante, purtroppo un po’ troppo piatto e monotono invero.
Avete già capito che se siete cresciuti a pane, Slayer & Co questo disco potrà piacervi sebbene qui troviamo un sound che è debitore anche verso il Death Metal a volte (“
Bad Blood”, “
Through Death”), ma indubbiamente pezzi come “
One More Word” col suo inizio cadenzato con le chitarre che “fischiano” a mò di
Raining Blood, “
Trigger The Crisis” , la titletrack ed altri pezzi rimandano ai padri putativi di Los Angeles con alcune armonizzazioni di chitarre che tessono interessanti melodie, sorrette da un riffing devastante. Un album che non propone assolutamente nulla di nuovo ( merito ? demerito? A voi il giudizio ) ma che ribadisce lo stato di grazia in cui si trova il Metal svedese.
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