I francesi
Stolen Memories suonano un progressive metal "cafonissimo" di scuola Evergrey e Nevermore, con una spruzzata di elettronica e di tecnicismo - un po' fine a se stesso - che potrebbe rimandare a certi Symphony X. I brani sono tutti tendenzialmente brevi e immediati, e sono caratterizzati da break strumentali inaspettati e talvolta fuori luogo (in
"The Badge" è difficile dare un senso all'intermezzo a cavallo tra fusion e musica hillbilly).
Sarà banalizzante, ma c'è davvero poco altro da dire di questo
"Paradox". Le composizioni sono sì solide e omogenee (pure troppo), ma manca "l'effetto sorpresa" e questo - per quanto mi riguarda - è uno scoglio difficile da superare.
A farla da padrone sono gli episodi pestati (
"Red Spring", la sopraccitata
"The Badge", "Exile", "Lack Of Clarity") ed è innegabile un certo gusto del trio per le melodie semplici e ficcanti (
"A Second Chance", "No Cure For This"). Gli sporadici riferimenti ai ben più noti Dream Theater e Queensrÿche (
"Hidden Hurt", l'epica
"Only The Brave") non servono ad alzare l'asticella di un disco di mestiere che difficilmente lascerà il segno nell'universo heavy prog.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?