Il terzo disco dei Vile li vede all’opera con una sterzata nel sound, la quale, seppur non proprio epocale, incide non poco nel sound della band, il quale nei primi due dischi si attestava su un ordinario ma tutt’altro che malvagio brutal death metal di stampo floridiano.
Il nuovo “The New Age Of Chaos” vede l’inserimento di contaminazioni black metal, rilevabili in alcuni screaming aggressivi e malsani e in alcuni riffs molto maligni. Tuttavia resta fermo che la base è ancora un solido death metal, brutale, intenso, groovy, cui forse fa difetto una produzione troppo poco satura (avrei preferito un suono con gonfio e cupo), ma che nel complesso si mantiene sempre a livelli discreti.
Se prendiamo una song a caso, quale può essere “Sentenced To Live”, ci rendiamo conto degli sforzi della band di arricchire il proprio sound, in quanto la canzone parte con un sound cadenzato e groovy, ma dopo un po’ interviene lo screaming di cui sopra, e si inizia a respirare un flavour maligno che trova il suo naturale sfogo in una sfuriata puramente black, prima del ritorno in territori prettamente death metal rappresentato da un tempo massiccio e cadenzato, con un profondo growl a dominare il tutto.
Diciamo che le altre songs grosso modo riprendono questo approccio, anche se, ripeto, il disco è ancora death metal al 100%.
Alla fine ci troviamo di fronte ad un disco che nel complesso è buono, anche se devo ammettere che li preferivo sui precedenti dischi, fatti di stolida coerenza, fiera immobilità sonora e brutalità incontaminata.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?