Più scavi in profondità, più marcio trovi.
Ovviamente non mi riferisco né alla politica, né alla criminalità bensì all’underground death metal che brulica lontanissimo dai riflettori e che ancora efficacemente diffonde il proprio verbo attraverso il passaparola fra gli appassionati, dove trovi band che “
sanno davvero di marcio” fin dalle prime note.
Dalla Svezia (e da dove se no?) proviene il malatissimo duo (ex
Irkallian Oracle e The Funeral Orchestra) che compone i
Saltas e “
Currents” è il primo dei due demo autoprodotti usciti lo scorso anno – il secondo è “
Parasites” e sarà nuovamente disponibile dal prossimo maggio - che la
Nuclear War Now! Productions ha deciso di recuperare e diffondere attraverso i suoi canali.
I
Saltas suonano un funereo death/doom oscuro, minimalista, in cui il suono low-fi ossessivo delle chitarre riesce a provocare un “fastidioso” senso di disagio. La lunghissima opener, oltre 11 minuti, “
Salt at the temple roots” con la batteria che accenna cadenzata lunghi colpi in lontananza ha i crismi di una marcia funebre, e le successive tracce non sono da meno:
“Fractals from the lower flesh”, “XII nerves decay” e “Currents of the astral darkness” si contorcono tortuosamente, dipanandosi fra urla sofferte e un riffing che rasenta l’ipnotico.
Un lavoro misantropico che non mancherà di suscitare l’interesse di chi è alla ricerca di sonorità meno canoniche, una band che non avrà difficoltà a crearsi un suo seguito.
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