Nuovo album per i laziali
Godwatt, un concentrato di sulfureo doom sabbathiano e di pesantezza heavy/stoner. Riff marmorei, atmosfera opprimente, buon dinamismo ritmico, testi in italiano che parlano di morte, religione, follia, qui troviamo tutti i migliori ingredienti del genere assemblati in maniera efficace e personale dal trio italico.
Per chi ama le soluzioni più lente e stordenti, dall’incedere granitico, ci sono due lunghe tracce come “
Siamo noi il male” e “
La morte è solo tua”, dove le cadenze spesso virano su tonalità sludgy ma con variazioni che denotano la padronanza della materia da parte della band. Chi apprezza invece il tiro più settantiano e fumoso, si troverà pienamente a proprio agio con brani dinamici quali “
Morendo”, “
Tra le tue carni” e “
Tenebre”, esempi di retrò-doom rock di ottima fattura.
Ormai non è mistero per nessuno che la scena nazionale in questo ambito sia maturata a livello di quelle straniere ed i
Godwatt sono un fulgido esempio di tale crescita.
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