Copertina

Info

Anno di uscita:2019
Durata:61 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. UNTETHERED ANGEL
  2. PARALYZED
  3. FALL INTO THE LIGHT
  4. BARSTOOL WARRIOR
  5. ROOM 137
  6. S2N
  7. AT WIT’S END
  8. OUT OF REACH
  9. PALE BLUE DOT
  10. VIPER KING (BONUS TRACK)

Line up

  • James LaBrie: vocals
  • John Petrucci: guitars
  • John Myung: bass
  • Jordan Rudess: keyboards
  • Mike Mangini: drums

Voto medio utenti

Inserito il 22 feb 2019 alle 09:03

A me è piaciuto molto...

Inserito il 22 feb 2019 alle 09:20

Oggi mi arriva e potrò valutare. Ma aspettavo la rece di metal.it proprio perché le ritengo tra le più valide. E pare che i miei timori derivanti dall'ascolto dei singoli già presentati abbiamo trovato conferme. Gli ascoltatori più giovani lo troveranno bellissimo. Per chi li segue da sempre e si sarebbe aspettato ancora qualche colpo di genio, ennesima delusione. E da fan(atico) che ero della band, la cosa scotta ancora di più come anche per il recensore e si legge tra le righe. Con Circus Maximus, Seventh Wonder, Caligula's Horse, Need, Fates Warning, Pain Of Salvation (che con l'ultimo album hanno saputo riprendersi e prevedo ottime cose per il futuro), Sons Of Apollo (voluto lasciare a casa Portnoy?) e chi più ne ha più ne metta, molti allievi hanno superato i maestri e alcuni gruppi storici hanno molto da insegnare a "questi" DT. Peccato... Che fosse davvero una buona idea affidarsi a un produttore esterno e allungare i tempi tra un album e un altro?

Inserito il 22 feb 2019 alle 14:41

"Ai più giovani potrà piacere" ed infatti al nostro Carlo non dispiace... ahahahahah

Inserito il 22 feb 2019 alle 17:00

Disco davvero insipido e superlfuo, non posso che condividere l'analisi della recensione, l'unico appunto che mi sento di fare, purtroppo, è sullo stato di salute del genere. Io non trovo che l'asticella si sia alzata tanto negli ultimi anni, anzi, alla luce delle recenti delusioni di Haken e Seventh Wonder, ad esempio, mi pare che il progressive metal stia andando verso l'inconsistenza più totale, seguendo le orme del suo "cugino power" con cui ha condiviso tanta fortuna artistica e commerciale negli anni 90. O forse sono solo io ad essere invecchiato :P

Inserito il 22 feb 2019 alle 21:49

Lo sto ascoltando... Imbarazzante... LaBrie sottotono ma lo sarei anche io se dovessi cantare certe porcate (Room 137 mi stimola addirittura antipatia). Comunque, c'è un motivo se metal.it è un riferimento per me. Concordo in pieno con la recensione. A partire da un Mangini che prevale su tutto e tutti (e qui quasi ti trovi d'accordo con chi definisce il metal "rumore" o "quelli che domani le pentole"). Il trittico iniziale potrebbe essere benissimo un tris di filler eppure apre l'album (Fall Into The Light a un certo punto inizia a farti sanguinare la orecchie come farebbe il sentire un trapano battente per 2 ore di seguito). Barstool Warrior veramente bella e melodicamente azzeccata. Purtroppo l'unica. Room 137, come scritto sopra. Viene da chiedersi solo "perché"? S2N. Perché? At Wit's End è comunque la stessa solita minestra riscaldata ma, visto lo scempio di 5 brani su 6 sentiti fino a qui, questa è quasi accettabile. Poi arriva il bridge col ritornello e la parte strumentale e torna prepotente una domanda: "perché?" Out Of Reach ci sta (almeno Mangini per un po' l'hanno spento e le orecchie riposano) ma come ballad non ha la metà del fascino di una Hollow Years (che, eccetto che dal vivo, non è certo la ballad migliore dei DT ma che qui sarebbe oro che cola). Pale Blue Dot sembra accompagnare in un brano epico e ridondante ma poi improvvisamente parte Mangini, rimpiangi Portnoy e pure di aver comprato l'album, ti richiedi perché ci avevi sperato e li manderesti tutti e 5 a fare in c... Viper King la salto, tanto è uguale e non ho più voglia di scrivere. Tanto è una roba senza senso pure quella. Torno a sentire i Judas Priest di Firepower. Almeno loro dopo 1000 album, riescono ancora a essere se stessi. Quelli che stavano suonando prima, chi sono? Mi rifiuto di pensare che siano gli stessi che hanno scritto Metropolis, Take The Time, A Change Of Season e Scenes From A Memory (solo per citarne alcune a caso tra le tante). Unica spiegazione: gli alieni di sono presi i veri Dream Theater! Ridateceli e per scaramanzia licenziate Mangini e ributtate dentro il Mike quello vero e Petrucci deve firmare un contratto dove si impegnerà a suonare solo. Nata con sta mania di essere autore, compositore, arrangiatore, produttore, ecc... Non sei capaceeee

Inserito il 24 feb 2019 alle 00:43

Ogni album è sempre peggio. Idee finite, si salvano giusto due canzoni. Non so se un utopico ritorno di Portnoy potrebbe risollevare la situazione...

Inserito il 24 feb 2019 alle 10:41

5? Ai DREAM THEATER? Mi sembra esagerato. Ormai non seguo più tanto recensioni da tanti anni per dei voti e giudizi sinceramente parecchio bizzarri. Ricordo delle recensioni su Metal Shock dove si dava un pipistrello a dei album che poi sono stranamente diventati dei capolavori assoluti del genere (vedi l'esordio dei Death e tanti altri). Non è questo il caso perchè questo lavoro non è il peggiore ne tanto meno il migliore dei Dream Theater. Ma un 6 lo merita anche se fanno solo una scoreggia perchè se oggi esistono band che sembrano fenomeni lo devono a questi signori. Certamente il loro punto debole è sempre stato LaBrie che con le tonalità alte ha sempre fallito e i cori per coprire le sue lacune fanno ancora peggio. Ma strumentalmente signori miei ogni loro album è fonte di studio per tanti musicisti. Potevano fare un altro album con sonorità alla Pink Floyd con suoni tirati alla lunga, bending, legati e suoni acustici eterei ma sinceramente loro sono i Dream Theater non i Floyd.

Inserito il 03 mar 2019 alle 17:33

oddio quindi bisogna dare almeno la sufficienza a tutti i gruppi storici solo perchè hanno infuenzato ed ispirato un sacco di band a prescindere della qualità della loro musica attuale? che cagata

Inserito il 04 mar 2019 alle 20:09

Il mondo e' bello perche' e' mario. IMHO disco splendido, quasi clamoroso, mio personalissimo cardellino 8/10

Inserito il 05 giu 2019 alle 13:26

0. Questo il mio voto alla recensione. Come da titolo: siamo su metal.it o su mylittlepony.it? Non si capisce..... Mio caro recensore, se non sai come arrotondare il fine mese cerca altre fonti di reddito più sicure e che non prevedano lo sproloquiare a vanvera su argomenti (la musica) che proprio non ti competono. Ti suggerisco un buon MC Donald's come recensore di panini. Se non te lo ha insegnato la mamma come si scrive una recensione, te lo insegno io : limitati a descrivere in maniera oggettiva (non soggettiva) l'album in esame, partendo ad esempio da un background generale della band in questione, passando ad un analisi della struttura dei pezzi e del contorno tipo qualità del suono, nuove sonorità, mixing tracce, produzione ecc... Non si sputa fiele a caso su professionisti che, piaccia o meno, fanno il loro lavoro. Ora, per compitino a casa, vatti a leggere altri articoli professionali (a favore o sfavore) ma dai quali si può dedurre un quid in più rispetto al mero ascolto che è, e deve rimanere, squisitamente soggettivo. (Hoooooommmmmmm)

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