Sarò estremamente sincero, come sempre d'altronde.
Tanto "
Tension at the Seams" è uno dei dischi del mio cuore che mi porterò nella bara, tanto il proseguio della carriera degli
EXTREMA mi ha sempre deluso, o quasi.
Passi per il successivo "
The Positive Pressure", che rimane un buon lavoro ma di cui non sono mai riuscito ad apprezzare la panterizzazione (mai avrei pensato che un giorno avrei maledetto la loro influenza sulla scena metal), ed in parte "
Pound for Pound" del 2009, tutto il resto della discografia della band di
Tommy Massara mi ha sempre profondamente deluso, fino all'abisso del pessimo "
The Seed Of Foolishness" del 2013, a mio avviso l'episodio più basso della loro trentennale carriera.
Mi sono quindi approcciato a questo "
Headbanging Forever" senza molte speranze ed il cambio di cantante non ha influito minimamente sulle mie sensazioni iniziali, dato che tutti i dischi citati finora avevano
GL Perotti dietro al microfono.
Del nuovo singer
Tiziano Spigno parlerò per ultimo.
La lieta novella è che FINALMENTE e ribadisco
FINALMENTE gli Extrema sono riusciti a spogliarsi, perlomeno in parte, di questa maledetta influenza dei
Pantera che si portavano dietro da più di 25 anni: non dico che "Headbanging Forever" ne sia completamente scevro ma alleluja abbiamo modo di riascoltare dopo anni ed anni degli Extrema liberi da vincoli, alle prese con altre sonorità ed un modo di intendere il loro thrash.
Che poi queste sonorità non siano sempre espresse al meglio, che alcuni brani specie nella seconda metà del disco non siano propriamente riuscitissimi od ispirati è una cosa che ci può stare, non è bianco o nero, ed infatti questo lavoro si pone su una ampissima sufficienza, risulta a tratti più che godibile, con qualche picco di eccellenza qua e la' e qualche altro sbadiglio disseminato lungo i 47 minuti di durata: un disco più thrash in senso stretto, più pesante ma nel modo giusto, meno "groovoso" e più aggressivo e diretto.
Non è un capolavoro ma avevo sinceramente perso le speranze a poter riascoltare un giorno degli Extrema così.Infine, il nuovo cantante: in tutta sincerità (nuovamente) e con tutto il rispetto, a me il timbro del buon
Spigno non piace molto. Tuttavia anche il suo ingresso è servito a mio avviso a dare il la a questa ripartenza e contribuisce con la sua voce aspra a questa ventata di freschezza di cui la band necessitava, ma ho impiegato davvero molti, moltissimi ascolti di "Headbanging Forever" per farmela andare giù, e con gran fatica tuttora la accetto quando metto su il disco.
Poi magari sarà anche un frontman eccezionale, dato che gli Extrema son sempre stati una formazione fenomenale dal punto di vista live che ha girato l'Italia - e non solo - ovunque e comunque, e avrà dato sicurezza e stabilità dopo un periodo assai movimentato, ma le vocals mi hanno lasciato un po' così.
Chissà se cantasse pulito, magari avrebbe un altro effetto, dato che in qualche passaggio come su "
Invisible" o "
Heavens Blind" (peraltro uno dei brani migliori) si intuiscono invece soluzioni e risultati più interessanti: staremo a vedere cosa ci riserva il futuro e soprattutto se dal vivo potrà essere un valore aggiunto.
A conti fatti, senza voler fare paragoni che non è il caso, per una volta uno split - peraltro non proprio amichevole - ha comportato un doppio beneficio: dopo tanti dischi insieme assai deludenti, sia GL Perotti con i suoi
Mortado sia Tommy Massara con gli inossidabili
Extrema hanno singolarmente composto due album di portata NETTAMENTE superiore a quanto fatto in comunione negli ultimi...lustri.
Avanti così e headbanging forever!
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