Gli americani
Devourment sono degli adepti del death metal più intransigente e brutale.
Giunti al quinto album (il secondo sulla storica Relapse Records) in venti anni di carriera, i nostri non si fanno scrupoli a macellare i nostri apparati uditivi con dosi massicce di riff serrati e assalti all’arma bianca con blasfemia lirica.
Questa nuova fatica discografica conferma in toto le intenzioni dei nostri; solo putrido, potente e devastante death metal.
L’opener “
A virulent strain of retaliation” dopo un’intro rumoristica assale l’ascoltatore con riff serrati e blast beats terremotante, i riff sono taglienti e la voce é un gorgoglio inascoltabile con sapienti dosi di assalto brutale e senza pietà in questo mid tempo; non c’è melodia, non c’è pace ma solo devastazione.
“
Cognitive sedation butchery” é lenta, asfissiante, con una sezione ritmica che alterna pesantezza a velocità in blast beats con cambi di tempo fluidi e precisi; i riffing serrati costruiscono architetture efferate dove il basso e la batteria fanno il bello e cattivo tempo. La seguente “
Arterial spray patterns” è caratterizzata da una doppia velocità di espressione, dopo un iniziale assalto frontale seguono improvvisi rallentamenti con doppia cassa e riff compressi che fanno letteralmente sanguinare le orecchie e lo stesso dicasi per le successive “
Profane contagion” e “
Sculptured in tiranny.
Il growl é profondo ed è indistinguibile, certo la monotonia è palpabile ma credo che sia una scelta voluta dai nostri.
"
Obscene Majesty" è un disco assai violento, i riff sono serrati e tagliano più di una sega chirurgica tanto sono affilati e concorrono alla perfezione in questa cupa marcia verso la devastazione; un disco che parrà rumore bianco per le orecchie più educate ed inesperte, ma per chi é amante delle sonorità più putride, malsane e brutali é sinonimo di qualità e coerenza.
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