Ecco il nuovo capitolo targato Hatebreed, e come al solito ecco una colata di riffing e di suono pesante in perfetto Hardcore/Metal Core senza una sbavatura di sorta o un calo di tensione. Parliamoci chiaro, ci sono tante band come che propongono lo stesso genere di musica degli Hatebreed, ma come spesso accade per ogni band punta di un genere, si intuisce lontano mille miglia il trademark caratteristico che trasuda dal sound... e così 'Supremacy', pur introducendo nulla di innovativo o di sconvolgente nel DNA dei nostri, risulta bello fiero e potente, rabbioso e ruvido, sufficientemente Mosh e ben strutturato sulla dinamica globale del dischetto. Songs dal sapore anthemico, come 'Defeatist', 'Mind Over All', 'Give Wings To My Triumph' o 'Immortal Enemies' sono perfettamente alternate a composizioni nettamente più compatte e furiose, come 'Horrors Of Self', o 'To The Threshold', fino a lasciare spazio alla song forse migliore dell'album, ovvero 'Never Let It Die', in cui il NYHC viene fuori prepotentemente creando una grandissima song tutto groove e Mosh, perfetta da cantare ai concerti (la linea di voce imbastita da Jasta qui è da 10). Un dischetto senza fronzoli e senza troppi orpelli, bello diretto, ma allo stesso tempo non banale come si potrebbe pensare. Gli Hatebreed sono oggigiorno la band migliore in circolazione sul circuito HC o Metalcore che sia, e questo 'Supremacy' ne suggella questo meritato titolo. Visto le uscite di questi mesi, se dovete scegliere da uno scaffale una band HC o Metal Core, andate sul sicuro con Hatebreed. Semplice.
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