In altri tempi, nella recondita eventualità che una
cult-band del calibro dei
Fortune avesse deciso, a fronte di una congiunzione astrale favorevole, di calcare il suolo italico, reperire la registrazione dell’evento sarebbe stata un’impresa ardua, rischiosa (per la qualità del suono …) e dispendiosa (ricordo ancora la cifra che dovetti sborsare per un
bootleg dei Queensryche, formazione comunque ben più nota dei nostri, catturato nella data milanese al glorioso Rolling Stone …).
Tra i tanti (o i pochi, a voi la scelta …) fattori positivi del terzo millennio c’è anche quello di potersi impossessare con facilità di un prodotto discografico professionale come “
The gun’s still smokin’”, fulgida dimostrazione in sede
live dello splendido stato di forma degli
AOR-sters americani, capaci, sul palco del
Frontiers Rock Festival meneghino del 2019, di deliziare il cuore e i timpani degli astanti con la loro straordinaria miscela di puro
Adult Rock yankee a ventiquattro carati, consegnato alla storia del genere grazie ad un magistrale debutto e riesumato con enorme vitalità da una replica assolutamente all’altezza della situazione.
Poco importa, infatti, che tra i due momenti siano trascorsi più di trent’anni … chi ha adorato il leggendario “
Fortune” ha sicuramente provato un sentimento analogo per “
II” e a ulteriore riprova di una qualità espressiva
transepocale, nella scaletta dell’opera non si scorgono differenze apprezzabili tra i vari brani, tutti melodicamente superiori e incredibilmente coinvolgenti.
Potrei, infatti, indistintamente citare le scintille emozionali di “
Thrill of it all”, i brividi di “
Don’t say you love me”, l’eleganza dell’
arena-rock “
Bad blood”, l’aggressione sensoriale di ”
What a fool I’ve been”, “
The heart is a lonely hunter” e "
Shelter of the night” o ancora la delizia Journey-
esca "
Dearborn station”, il sagace incrocio Toto/Survivor di "
Deep in the heart of the night” e la melodia adescante di “
Freedom road”, certo di non incorrere negli strali degli appassionati del genere più smaliziati ed esigenti, anche loro fatalmente estasiati dalla vitale interpretazione di una collezione inattaccabile di grande musica.
La “chicca” “
Through the fire”, inclusa nella colonna sonora di “
Top gun”, completa le annotazioni su un disco che tutti gli
chic-rockers che si vogliono fregiare di tale nobile appellativo “devono” avere … un obbligo (e un enorme piacere …) che oggi è per fortuna facilmente assolvibile attraverso una spesa adeguata e un paio di
click/
touch ben indirizzati sui vostri inseparabili dispositivi informatici.
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