Eave - Phantoms Made Permanent

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Bindrune Recordings

Tracklist

  1. A GODLESS FRAME
  2. FUNEREAL BURN
  3. PHANTOMS MADE PERMANENT
  4. GAIT OF THE GHOST
  5. MANA DESCENDING
  6. ABLAZE AND UNYIELDING
  7. VISAGE

Line up

  • Brian Tenison: bass, vocals
  • Ian Stoller: guitars
  • Gabriel Shara: guitars, backing vocals
  • Caleb Porter: drums

Voto medio utenti

Sono giovani gli statunitensi Eave - la band si è formata appena nel 2016- eppure in questo pestifero 2020 pubblicano già il secondo lavoro sulla lunga distanza.
E se per il debut "Purge" avevano dovuto fare tutto da soli, per il successore - il disco di cui parleremo a breve- "Phantoms Made Permanent" hanno trovato spazio presso la label a stelle e strisce Bindrune Recordings, facendo quindi ben sperare sulla qualità del lavoro.

La proposta musicale del quartetto del Maine si colloca in quel filone di black metal chiamato "atmosferico" o "post black/blackgaze", un genere che vede moltissime one man band fare la parte del leone: Lascar, Mourning by Morning, Arx Atrata, Eneferens (quest'ultimo compagno di etichetta) solo per fare qualche nome.
Diversamente da questi progetti però gli Eave hanno quel plus dato dall'unione di più anime che inevitabilmente rendono più complesso e ricco il suono.
"Phantoms Made Permanent" rispetto all'acerbo esordio è un disco maturo e complesso, formato da 7 tracce dal minutaggio importante che scorrono come un unico flusso musicale.
Di fianco agli stilemi classici del black metal -tremolo picking, batteria spesso in blast beats, vocalizzi ora ringhiati ora strazianti- vi sono cascate di chitarre acustiche, aperture melodiche e sognanti, intermezzi rarefatti che inquietano, turbano ed invitano a riflettere perdendosi in tale complessità.

Dall'opener "A Godless Frame", il cui riff malinconico vi martellerà in testa per giorni, passando per le intuizioni acustiche della ulveriana "Gait of the Ghost" o della successiva, introspettiva "Mana Descending" in cui lo screaming soffuso di Brian Tenison ha una tensione quasi spirituale, tutto il disco sembra invitare a fermarsi e riflettere.
Una sottile inquietudine pervade tutto il disco, sensazione che non si dissipa nemmeno durante la conclusiva "Visage", splendida nel suo incedere affidato principalmente alle 2 chitarre ed alla voce, che lascia sospesi, incerti, esitanti e tuttavia desiderosi di riprendere l'ascolto dall'inizio.

Ed in effetti il disco degli Eave è da assimilare nella sua completezza perchè ogni singola canzone, seppur valida, perde parte della propria tensione emotiva se sentita singolarmente.
"Phantoms Made Permanent" è una piccola gemma di buio, dedicata alla parte più introversa e intima di ciascuno: fatene buon uso!

Eave - "Gait Of The Ghost"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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