Ho riascoltato volentieri
“Out Of Myself”, esordio dei
Riverside datato 2003 - nonché primo capitolo della trilogia tematica
“Reality Dream” - ristampato oggi da
InsideOut Music.
Anche se forse un po’ acerbo, il full-length dà già la misura della cifra stilistica dei polacchi, alfieri di un progressive rock/metal raffinato che ha nel chitarrismo di ispirazione pinkfloydiana del compianto
Piotr Grudziński (tragicamente scomparso nel 2016 a soli 41 anni) e nella voce calda ed eclettica del frontman
Mariusz Duda i due tratti caratteristici principali.
Il quartetto è a proprio agio nei brani più lunghi e articolati (
“The Same River”, “The Curtain Falls”), ma è maggiormente efficace negli episodi più essenziali, alle mie orecchie meglio riusciti, come nel caso dell’ipnotica titletrack, dell’intensa ballad
“I Believe” (antesignana della splendida
“Conceiving You” del successivo
“Second Life Syndrome”) o nei due episodi strumentali di stampo heavy prog
“Reality Dream” e
“Reality II”.
Un album invecchiato decisamente bene.
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