Labyrinth - Welcome to the Absurd Circus

Copertina 9

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2021
Durata:60 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. THE ABSURD CIRCUS
  2. LIVE TODAY
  3. ONE MORE LAST CHANCE
  4. AS LONG AS IT LASTS
  5. DEN OF SNAKES
  6. WORD’S MINEFIELD
  7. THE UNEXPECTED
  8. DANCING WITH TEARS IN MY EYES
  9. SLEEPWALKER
  10. A REASON TO SURVIVE
  11. FINALLY FREE

Line up

  • Andrea Cantarelli: guitars
  • Olaf Thörsen: guitars
  • Roberto Tiranti: vocals
  • Nik Mazzucconi: bass
  • Oleg Smirnoff: keyboards
  • Matt Peruzzi: drums

Voto medio utenti

AMICI DI METAL.IT
ennesimo centro per i Labyrinth, sempre più portabandiera di tutto il movimento tricolore, con il nuovo "Welcome to the Absurd Circus", pubblicato da Frontiers Music il 22 gennaio 2021.

Si tratta della migliore band italiana di sempre?
Ce ne parla il nostro Graz nella nuova videorecensione di Metal.it!

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
miglior ban italiana degli ultimi

... settecentocinquantaquattroMILA anni.👍

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 feb 2021 alle 18:33

Davvero un ottimo lavoro !!!!! Questo e il nuovo album dei Tribulation sono già in lista per la mia top ten 2021!!! (e siamo solo ad inizio anno)

Inserito il 25 gen 2021 alle 13:15

D'accordo sul discorso di professionalità e competenza dei Labyrinth, gruppo a cui ho da sempre voluto bene. Si potrebbe citare Tiranti come uno dei migliori cantanti del genere e non solo nonché Cantarelli e soci che non hanno mai sbagliato in esecuzione, i brani che producono sono sicuramente di ottima qualità e produzione...il problema è che il canovaccio è più o meno sempre lo stesso e, almeno personalmente, non riesco più a sentirli. E mi dispiace veramente tanto il dover fare un'affermazione del genere ma sia questo album che i precedenti due non mi emozionano minimamente. Lo scettro di miglior band italiana, per quanto mi riguarda, è ormai da tempo passato ai DGM che, al pari di una professionalità e bravura dal punto di vista dell'esecuzione, godono di un songwriting molto più emozionante e progressivo. E quando scrivo progressivo intendo che sono andati avanti mentre i Labyrinth, nella loro suprema competenza, mi sembrano ancora ancorati a strutture che ormai non riescono più a coinvolgermi. Non me ne vogliate, ripeto, sono ancora dei grandi per quello che sono riusciti a fare e per la professionalità che continuano a mettere nel loro lavoro ma, per come la vedo io, si sono fermati al periodo FREEMAN e 6 DAYS TO NOWHERE, album non riusciti al 100% ma che vedevano ancora dei Labyrinth che avevano imboccato un percorso interessante e necessitavano solo di affinare il tiro. Rimangono comunque degli idoli

Inserito il 24 gen 2021 alle 23:10

D'accordo parola x parola con Sbranf! Un album sublime in ogni suo dettaglio e che conferma, ancora una volta, i Labyrinth come la migliore band tricolore esistente! Grandissimi come sempre!

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