Bentornati
Odd Dimension! Seguo la band dai tempi del loro secondo demo, che ebbi modo di recensire su queste pagine nel lontano 2009 (vado a memoria), e ben otto anni separano questo nuovo "
The Blue Dawn" dal precedente e bellissimo
"The Last Embrace to Humanity". La line-up si è stabilizzata, con l'ingresso di
Gianbattista “Jan” Manenti alla (bellissima) voce e
Marco Lazzarini (Secret Sphere, tra gli altri) dietro le pelli.
Il risultato è un album davvero stupefacente. "
The Blue Dawn" è un concept sci-fi narrato con perizia, attraverso una storia che ha tanti personaggi, e che si avvale delle voci di
Roberto Tiranti,
Aileen ed
Eliana Parodi, oltre a quella di Jan.
La storia, molto Ayreon-esca, è adagiata su dieci tracce varie, complesse, dalla quota strumentale altissima, in cui si è fatto un lavoro di cesello in fase di arrangiamento, senza tralasciare nessun tipo di emozioni: dal power/prog esplosivo di "
Landing on Axtradel", alla potenza di "
The Invasion", dalla delicatezza in punta di pianoforte di "
Solar Wind" ad una title track che definire multisfaccettata è un eufemismo, giù giù per ogni traccia di questo cd, che, come raramente mi è accaduto negli ultimi tempi, è un vero e proprio viaggio sonoro, in grado (se glielo concedi) di portarti a spasso nel cosmo per un'oretta, grazie al sapiente lavoro di una band ritornata in gran forma, musicisti eccelsi e belle canzoni, cosa che ahinoi diventa sempre più rara.
C'è anche la tastiera di
Derek Sherinian ad impreziosire le tracce di "
The Blue Dawn", ma agli Odd Dimension del 2021 non serve davvero nessun endorsement esterno. L'album è solido, piacevolmente complicato, prodotto benissimo, e vale ogni centesimo di quello che costa. Fatelo vostro.
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