Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:61 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. TERRITORY
  2. CUT-THROAT
  3. SEPULNATION
  4. INNER SELF
  5. HATRED ASIDE
  6. MASK
  7. FEAR, PAIN, CHAOS, SUFFERING
  8. VANDALS NEST
  9. SLAVE NEW WORLD
  10. RATAMAHATTA
  11. APES OF GOD
  12. PHANTOM SELF
  13. SLAVES OF PAIN
  14. KAIOWAS
  15. ORGASMATRON (MOTöRHEAD COVER)

Line up

  • Paulo Jr.: bass
  • Andreas Kisser: guitars, vocals
  • Derrick Green: vocals
  • Eloy Casagrande: drums

Voto medio utenti

La pandemia che stiamo vivendo ha scombussolato la vita di tutti e ha letteralmente devastato molti settori, tra cui quello delle arti e dello spettacolo.
Tra le varie soluzioni tampone, durante il 2020 si sono temuti parecchi eventi in streaming, che seppur non possano in alcun modo sostituire un evento reale, con tutta l’esperienza, la fisicità e la socialità che esso comporta, in un periodo tragico hanno saputo dare qualcosa, magari commentando con amici virtuali o con una comunità di appassionati questo o quel concerto in streaming.
Molto particolare è stata la soluzione adottata dai Sepultura: reduci da un disco veramente molto buono che ha messo d’accordo molti, “Quadra” ha riacceso la speranza pure di molti ex fans del gruppo brasiliano e per tentare di supportarlo in un periodo così buio, Andreas Kisser e compagni hanno realizzato una lunga serie di eventi settimanali chiamati “SepulQuarta”. Un format azzeccato che ha saputo tenere compagnia tutti gli spettatori con un appuntamento fisso a settimana che era strutturato prima con il racconto di aneddoti vari da parte di un membro del gruppo, poi veniva suonato un pezzo e infine la band rispondeva alle domande che i fans scrivevano. Un format questo che è continuato per ben ventinove episodi. Tanti, vero?
Contando poi che ogni membro (ospite illustre compreso) suonava in videoconferenza da casa, il risultato sonoro è notevole, seppur le prime volte c'era qualche problemino.



Ora i Sepultura, con il rinnovato appoggio della Nuclear Blast, hanno fatto uscire una raccolta di queste esibizioni in quarantena: la versione commerciale di “SepulQuarta” conta solo quindici canzoni su ventinove canzoni (ventisette se si considera che un episodio della serie fu usato per presentare il video di “Guardians of The Earth” e che l’episodio successivo vide la pubblicazione di una versione alternativa del pezzo già citato). Questo purtroppo ritengo molto penalizzante sull’operazione portata avanti, visto che i tagli sono stati pesanti e dolorosi: vero che non tutti erano pezzi memorabili quelli passati a colpi di mannaia, ma la mannaia è stata impietosa anche con alcune tra le cose più riuscite del format, come l’ottimo medley di “Biotech is Godzilla & Polícia” con due membri dei System of a Down, “Desperate Cry” con entusiasmate drum battle finale tra Eloy Casagrande (che gran batterista hanno i Sepultura signori miei!) e Jason Bittner (Shadows Fall e Overkill) o “Capital Enslavement” (tra gli highlits di “Quadra”).
Per il resto, la tracklist è un excursus della carriera dei brasiliani (seppur il periodo "Morbid Visions/Bestial Devastation” è di fatto assente), pesca a piene mani da tanti classici, ci fa riscoprire dei pezzi che con il senno di poi sono convincenti (la moderna e potente “Mask” con Devin Townsend o l’esotica “Phantom Self” dall’interessante quanto altalenante “Machine Messiah” del 2017), mentre altre cose sarebbe stato meglio dimenticarle (mi dispiace Danko Jones, ma nemmeno te riesci a risollevare quella banalità dal titolo di “Sepulnation”).

I suoni come detto prima sono davvero molto buoni e sorprende che ogni singolo musicista suonava in videoconferenza nella propria abitazione, Derrick Green non è esattamente un gran cantante ma ci mette passione ed ha una grinta tutta Hardcore, anche se certi filtri a volte potrebbe eliminarli, gli altri musicisti suonano bene e più in generale il gruppo è davvero in forma, gli ospiti hanno il giusto spazio, il prodotto è molto ben confezionato (a proposito, ma quanto bella è la copertina?) ma…
… quel “ma” è beffardo: i tagli così pesanti mi fanno pensare che questa sia un’uscita secondaria nella discografia dei Sepultura, un’opera per gli afficionados più completisti che in fin dei conti non aggiunge nulla se non un live album (in streaming).
Poi certo, i tempi di “Against” o “Nation” sono lontani e vedendo le varie ospitate ci si rende conto che nonostante tutto, il gruppo di Belo Horizonte gode ancora di tanta stima tra i propri colleghi, però il rammarico per quest'uscita discografica rimane.

Recensione a cura di Seba Dall

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