Eccomi qui a parlare del nuovo Ep di soli due pezzi dei doomsters tedeschi; bisogna dire che il quintetto originario di Stoccarda è stato autore solo di un debut album uscito nel 2019 quindi ha tutte le attenuanti del caso.
Mini peraltro lunghetto, visto che la durata è di venti minuti tondi divisi per due soli brani; un Ep che magari potrebbe servire come antipasto per un prossimo full.
I pezzi sono collegati tra loro come fossero una suite doom metal, ma andiamo con ordine.
Il primo “
Eclipse of truth” è un pezzo bello potente introdotto da chitarre acustiche che sfociano in un riff che profuma di Sabbath e dalla marcia cadenzata.
Bisogna fare un plauso alla singer che si occupa anche delle parti di tastiera perché ha una bella voce piena, evocativa e stentorea; all’interno abbiamo parti acustiche con tocchi di batteria prima di una selvaggia cavalcata con un assolo bruciante.
Il secondo e conclusivo pezzo “
The seventh hour”, come ho detto poc’anzi si collega direttamente al primo senza rottura alternando una cavalcata doom dal sentore epicheggiante a sezioni arpeggiate; l’emotività qui è palpabile e soprattutto la produzione è pulita e potente.
La bio cita elementi black metal nel tessuto musicale dei teutonici ma a dire il vero tranne sprazzi di screaming vocals non ho notato null’altro.
Buonissimo mini che mi ha fatto conoscere una bella formazione dalle idee chiare e che potrebbe dare un valido contributo alla scena.
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